BNL-PARIBAS: SOSPETTA LA FRETTA DI BANKITALIA, CHE RILASCIA AUTORIZZAZIONE AL BUIO
BNL-PARIBAS: SOSPETTA LA FRETTA DI BANKITALIA, CHE RILASCIA AUTORIZZAZIONE AL BUIO, SENZA ALCUNA RISERVA,COMPRESA LA LICENZA DI SCIPPARE, DOPO AVERLI COLONIZZATI, I CORRENTISTI. ASSENTE LA RECIPROCITA’ TRA ITALIA E FRANCIA, MA E’ MOLTO GRAVE CHE IL GOVERNATORE DRAGHI, SENZA RISERVA ALCUNA, CONSENTA CHE BANCHE ESTERE, POSSANO COLONIZZARE PRIMARIE BANCHE ITALIANE. BANKITALIA AVEVA TEMPO FINO AL 20 APRILE: COME MAI HA DECISO REPENTINAMENTE, PRIMA DELLE ELEZIONI POLITICHE DEL 9 E 10 APRILE ? E’ sospetta la fretta di Bankitalia nel rilasciare in soli 30 giorni (su 60 previsti) l’autorizzazione all’Opa BNL da parte della francese BNP-Paribas, senza riserva alcuna,compresa la licenza di scippare i correntisti da parte di una banca transalpina, che in patria pratica prezzi e condizioni competitivi sui conti correnti,pari a circa 80 euro,mentre in Italia,vero e proprio Paese di bengodi per le banche (non solo estere),vuole mantenere costi superiori di 5 volte,attorno ai 400 euro l’anno. Come mai Bankitalia, che aveva tempo per far pervenire il suo verdetto sull’Opa BNP-Paribas- BNL entro 60 giorni dal deposito del progetto dell’offerta da parte dei francesi, avvenuto il 20 febbraio scorso, quindi fino al 20 aprile 2006, ha emesso un repentino giudizio di celerità,che ha colto di sorpresa persino i vertici dell’istituto parigino,senza aspettare,come sarebbe stato perfino doveroso ed istituzionalmente corretto, le elezioni politiche del 9 e 10 aprile ? Adusbef,che aveva denunciato l’assenza di reciprocità tra Italia (con un sistema bancario,ieri fragile per effetto del protezionismo dell’ex Governatore Fazio,ed oggi fin troppi aperto alle scorribande delle banche estere) e Francia (attenta a difendere le sue imprese, perfino blindando per legge le Opa straniere),ritiene gravissimo che il governatore Draghi,senza alcuna riserva, che era possibile nell’autorizzazione,consenta di far colonizzare primarie banche italiane senza curarsi dei diritti e degli interessi dei consumatori e dei risparmiatori. L’Italia,pur rispettando le direttive europee in merito alla concorrenza ed alla contendibilità tra le imprese,non può diventare il territorio privilegiato di conquiste straniere, ma deve poter tutelare i diritti dei consumatori ad avere prezzi e tariffe,specie quelle bancarie,in linea con gli altri paesi europei: Paribas non si illuda che possa venire in Italia,spremendo i correntisti ! Mentre le altre banche italiane, hanno cominciato ad abrogare i costi di chiusura dei conti correnti e di trasferimento titoli,e la banca più innovativa e competitiva come Unicredit, ha perfino rinunciato ad applicare il famigerato art. 118 del Testo Unico Bancario,che offre la licenza di scippare i correntisti, BNL,per effetto dell’Opa dei francesi,continua a mantenere elevatissimi i costi dei conti,che attestati a circa 400 euro in media l’anno,risultano tra i più onerosi del sistema bancario italiano. Il Presidente Elio Lannutti Roma,21.3.200621/03/2006
Documento n.5828