BANCHE: SE I COSTI DEL BANCOMAT AUMENTANO....

in Comunicati stampa
BANCHE: SE I COSTI DEL BANCOMAT AUMENTANO, INVECE DI DIMINUIRE COME DA IMPEGNI ASSUNTI,L’ANTITRUST NON PUO’ INVOCARE AUSPICI AD UNA LORO DIMINUZIONE, MA DEVE SANZIONARE COMPORTAMENTI DI CARTELLO SCORRETTI. A MENO CHE LA NUOVA LINEA PIU’ MORBIDA DELL’ANTITRUST, NON SIA DETTATA DA ULTIME NOMINE (BARUCCI E BEDOGNI) SMACCATAMENTE “FILOBANCARIE”. Se nonostante gli impegni assunti con l’Antitrust, le banche hanno aumentato i costi dei conti correnti,i più alti del mondo e le commissioni sui prelevamenti Bancomat altra banca, che passano da 1,81 euro a 2,10 euro,con un rincaro secco del 16 per cento, frutto di un “accordo interbancario” denunciato dall’Adusbef, il Garante non può limitarsi ad inviare lettere di “auspici” ad ABI e COGEBAN, ma deve sanzionare comportamenti scorretti e vessatori a danno dei consumatori.. A meno che la nuova linea più morbida dell’Antitrust nella “politica degli auspici” nei confronti delle banche,che hanno effettuato allegri aumenti non in virtù del libero mercato,ma di un accordo interbancario, come messo nero su bianco nelle risposte date dagli Istituti di credito alle lamentele degli utenti, non sia dettata dalla linea più morbida ed ossequiosa di una commissione, troppo filobancaria dopo le nomine del prof. Barucci e della Bedogni,. “Qualche tempo fa, mi sembrava di aver sentito parlare di diminuzioni sui costi che le banche avrebbero addebitato ai clienti sui prelevamenti Bancomat presso altri istituti; qualche settimana fa, invece mi sono reso conto che tali spese erano passate da Euro 1,81 ad Euro 2,10 per ogni prelevamento Bancomat effettuato presso un istituto diverso da quello presso il quale si è correntisti Ho chiesto quindi informazioni ed ho avuto la seguente risposta”. “In risposta a quanto mi scrive relativamente alla spesa di euro 2,10 per prelievo Bancomat su altro Istituto, Le comunico che il costo e' stato deciso a livello interbancario come accordo tra tutte le banche, quindi mi dispiace dirle che la nuova condizione non e' derogabile proprio perche' il costo che noi recuperiamo a lei per i suddetti prelievi, e' il costo che a livello interbancario ci richiede l'altro Istituto dove Lei effettua il prelievo. Spero di aver chiarito i suoi dubbi e comunque sono disponibile ad altri chiarimenti”. In un comunicato del 24 novembre 2006, l’Antitrust comunicava: Una riduzione dell’entità delle commissioni interbancarie, dal 10,67% per il prelievo bancomat da sportelli di altre banche, al 57% per il Rid veloce, a partire dal primo gennaio 2007. Sono alcuni degli impegni presentati all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato da ABI e Co.Ge.Ban a seguito dell’istruttoria per possibile intesa restrittiva della concorrenza, avviata il 29 marzo 2006. L’Autorità, che nella riunione del 23 novembre 2006 ha disposto la pubblicazione degli impegni, aveva deliberato l’istruttoria per accertare l’esistenza di violazioni della normativa antitrust, consistenti nella fissazione collettiva a livello associativo del valore massimo delle commissioni interbancarie che governano l’offerta dei servizi per il prelievo di contanti con il Bancomat presso sportelli di altre banche, non può passare disinvoltamente dalla doverosa politica delle sanzioni a quella degli auspici,che con le banche non ha mai funzionato. Nelle tabelle i valori delle commissioni proposti da ABI e Co.Ge.Ban Prelievo al Bancomat da sportelli altre banche Analisi costi 2005 "vecchia metodologia" = € 0,89 Operazioni in circolarità = 154.970.244 Commissione attuale = € 0,75 Analisi costi 2005 "nuova metodologia" = € 0,67 Variazione in % = -10,67 Le solenni promesse da marinaio dell’Abi di far ridurre le commissioni del 10,67 per cento,si traducono nei fatti in un aumento del 16 per cento, con maggiori guadagni di 45 milioni di euro,sulla pelle dei consumatori e del mercato. Elio Lannutti (Presidente Adusbef) Roma,30.3.2007

30/03/2007

Documento n.6508

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