BANCHE: SE ANCHE IL COMMISSARIO EUROPEO NEEL KROES,NON RIESCE A CAPIRE....
COMUNICATO STAMPA BANCHE: SE ANCHE IL COMMISSARIO EUROPEO NEEL KROES,NON RIESCE A CAPIRE COME MAI I COSTI DI GESTIONE DEI CONTI CORRENTI IN ITALIA, SIANO 6 VOLTE MAGGIORI DELL’UE A 25, GLI ULTIMI GIAPPONESI DI ABI (PRESIDENTE FAISSOLA), CHIEDONO “LUOGHI INDIPENDENTI” (TRA PALAZZO ALTIERI E PALAZZO KOCH) PER EFFETTUARE RILEVAZIONI SEMPLICI, SU COSTI DEI CARI CONTI CORRENTI BANCARI. Se anche il commissario europeo alla concorrenza,Neele Kroes non riesce a comprendere come mai,in un grande Paese come l'Italia, i costi dei conti correnti siano sei volte superiori a quelli della media dell' Ue-25,aggiungendo come il "nazionalismo economico non appartiene ai nostri tempi, è antistorico e datato", gli ultimi giapponesi dell’ABI,in particolare il presidente Faissola, dopo le rilevazioni di Ocse, Banca Mondiale,Ue ed Antitrust italiano,tutte concordanti e convergenti ad attestare il “caro banca”,continua a chiedere,forse pensando al perimetro romano tra Palazzo Altieri (sede ABI) e Palazzo Koch (sede Bankitalia), “luoghi indipendenti” dove fare le rilevazioni. L'Abi ancora una volta, raccogliendo il grido di dolore di Passera e Profumo, dopo che il sistema bancario ha incassato un decreto sulla “tracciabilità” che è valutabile tra i 4 ed i 5 miliardi di euro l’anno,sempre a carico dei consumatori “schedati” e “tartassati” dalle elevate commissioni bancarie, anche per pagare il fisco e gli oneri previdenziali, dimostra preoccupazione "per gli interventi legislativi su temi che noi pensiamo essere di esclusiva competenza del mercato". Se invece del cartello bancario promosso e sempre difeso dall’Abi anche con i contratti uniformi,ci fosse stato il mercato,luogo della domanda e dell’offerta entro la quale si determinano prezzi,tariffe e commissioni, le più eque e trasparenti con standard minimi determinabili di qualità nell’erogazione dei servizi, i costi dei conti correnti bancari italiani più elevati del mondo,sarebbero già scesi, senza neppure i sacrosanti interventi legislativi. E se invece di ricerche “posticce”, commissionate dall’Abi con l’unica finalità di far ritenere,vere e proprie frottole che non hanno affatto convinto i consumatori, che i costi dei conti correnti italiani fossero i più bassi in assoluto d’Europa, l’Abi avesse solo monitorato gli sportelli delle banche associate, di fronte a risultati così seri e rigorosi raccolti dall’Adusbef,pari a 550 euro annui su conti correnti a listino con 11 operazioni mensili, da tempo si potevano effettuare interventi stringenti, per non far ricadere sulla clientela l’inefficienza,far scendere i costi e migliorare un servizio bancario la cui qualità lascia spesso a desiderare. Elio Lannutti (Presidene Adusbef) Roma,22.2.200722/02/2007
Documento n.6461