BANCHE: RINVIATI A GIUDIZIO FIORANI E LANDI PER ADDEBITI ILLECITI UTENTI EX BPI-
COMUNICATO STAMPA BANCHE: IL RAGIONIER FIORANI E GLI ALTRI “FURBETTI DEI CONTICINI”, CHE AVEVANO ADDEBITATO SPESE FANTASMA PER SERVIZI MAI RICHIESTI AD 1 MILIONE DI CORRENTISTI EX BPI,SOTTO PROCESSO IL 24 GENNAIO 2008 A PISA. 60.000 UTENTI CASSA DI RISPARMIO DI PISA, RAPINATI DI 2,325 MILIONI DI EURO. ADUSBEF CHE DENUNCIO’ LA TRUFFA A 10 PROCURE REPUBBLICA,TRA LE PARTI OFFESE NEL PROCESSO PENALE ISTRUITO GIUDICE ALEMI,SARA’ PARTE CIVILE. ADUSBEF SCRIVE A GOVERNATORE DRAGHI IN MERITO ALTRUI ONORABILITA’. Per i 60.000 correntisti facenti parte della più vasta truffa ideata dal ragionier Fiorani a danno di 1 milione di utenti ex BPI,molti dei quali devono ancora avere i rimborsi promessi dal signor Divo Gronchi, rapinati con destrezza dalla Cassa di Risparmio di Pisa,si apre il processo di risarcimento il 24 gennaio 2008, davanti al Sostituto Procuratore di Pisa dott.ssa Flavia Alemi. Adusbef che aveva inoltrato le denunce a 10 Procure della Repubblica contro il ragionier Fiorani che aveva addebitato spese non dovute ad 1 milione di clienti perché certo della complicità e delle protezioni del governatore Fazio, così sicuro dell’impunità,che si poteva permettere di saccheggiare i conti correnti della clientela appioppando costi per spese fantasma mai richiesti,né erogati alla generalità dei correntisti, eccezion fatta per quelli residenti a Lodi e che si costituirà parte civile, ha invitato i 60.000 truffati a costituirsi in giudizio. Utilizzando norme illegali, il 28 dicembre 2004 il ragionier Fiorani rese note variazioni peggiorative contrattuali a carico della generalità dei suoi correntisti, che sarebbero scattate 3 giorni dopo,il 1 gennaio 2005. Il tardivo pacco natalizio confezionato dal ragioniere di Lodi a tutti i clienti della sua banca,aveva diciture fantasiose come : “Commissioni di urgenza: euro 50; recupero spese postelegrafoniche: euro 40; recupero spese amministrative: euro 35”. Migliaia di correntisti del Gruppo Bancario Banca Popolare di Lodi si vedevano addebitato questi importi per centinaia di euro sull’ultimo estratto conto, senza alcuna spiegazione, né a fronte di servizi richiesti: in risposta a questo tentativo, l’Adusbef presentò il 12 febbraio 2005 diversi esposti-denunce a dieci Procure della Repubblica (tra le quali Lodi, Milano, Roma,Lucca,Pisa,Pescara,Chiavari), chiedendo di accertare se il comportamento della Popolare di Lodi non potesse configurare illeciti penalmente rilevanti: “Di fronte ad una prassi delle banche italiane, che inseriscono costi ed addebiti di decine di euro mai concordati in precedenza,deve intervenire la magistratura per verificare se tali comportamenti non abbiano travalicato il Codice Penale”-scriveva Adusbef nelle denunce. Con decreto di citazione diretta a giudizio,ai sensi degli artt.550 e seguenti codice penale, il sostituto Procuratore della Repubblica di Pisa,dott.ssa Alemi,ha disposto il rinvio a giudizio per Giampiero Fiorani,Landi Paolo,Leo Alessandro, Pacini Pierfrancesco, Littara Vincenzo,Biondi Roberto, Federighi Federico,imputati del reato di truffa perché in concorso tra di loro,in esecuzione del medesimo disegno criminoso, si appropriavano indebitamente della somma di 2.325.365 euro,facendola configurare come recupero spese postelegrafoniche,spese amministrative,spese di gestione e spese per servizi non ricompresse in specifiche tariffe,come commissioni di urgenza addebitandola il 31.12.2004 a tutti i conti correnti dei clienti per un importo complessivo di euro 1.110.605 a titolo di commissioni di urgenza, di euro 1.214.760 a titolo di spese amministrative. Con l’aggravante del danno patrimoniale di rilevante gravità e di aver commesso il fatto con abuso del rapporto di prestazione d’opera. In una lettera urgente inviata oggi al signor Governatore Draghi,che predica e pontifica giustamente in merito agli altrui requisiti di onorabilità bancaria, Adusbef ha chiesto di sapere se il signor Paolo Landi,nato a Lodi il 4.2.1964, accusato dalla Procura di aver eseguito il medesimo disegno criminoso assieme a Fiorani ed altri in concorso tra loro per truffare 60.000 correntisti della ex BPI,sia lo stesso Paolo Landi, vice direttore generale della “Nuova BPL”,che deve ancora rimborsare migliaia di scippati correntisti.13/11/2007
Documento n.6948