BANCHE: IL PROTEZIONISMO DI BANKITALIA E’ PAGATO OGNI GIORNO DAGLI UTENTI

in Comunicati stampa
BANCHE: IL PROTEZIONISMO DI BANKITALIA E’ PAGATO OGNI GIORNO SULLA PELLE DEI CONSUMATORI, CON COSTI DI SERVIZI BANCARI SCANDALOSI ! SI PUO’ ANCHE COMPRENDERE LA DISATTENZIONE DI TALUNI MASS MEDIA, SPESSO DI PROPRIETA’ DIRETTA O INDIRETTA DELLE BANCHE,MA NON SI COMPRENDE LA SUDDITANZA DELLE IMPRESE,CHE AVREBBERO INTERESSE AD AVERE ISTITUTI DI CREDITO PIU’ EFFICIENT ED IN COMPETIZIONE IN GRADO DI OFFRIRE SERVIZI BANCARI DI QUALITA’ A COSTI PIU’ CONTENUTI. Il richiamo della Commissione Europea al Governatore di Bankitalia Fazio,che si era vantato di aver ottenuto,nel famoso pranzo con Berlusconi del quale si conosceva persino il menù,di aver chiesto ed ottenuto una proroga infinita ai suoi privilegi,direttamente proporzionali ai disagi ed agli altissimi costi pagati dai correntisti,sembra cadere nel vuoto ed addirittura respinto al mittente da una nomenklatura, che sembra nasconda la testa sotto la sabbia per far finta di non vedere il protezionismo eretto a favore di istituti di credito costosi ed inefficienti. Adusbef,che da ben 18 anni denuncia le malefatte delle banche,che hanno sempre goduto di scandalose coperture erette dalla Banca d’Italia,non si stupisce dalle reazioni di taluni mezzi di informazione direttamente o indirettamente controllati dalle banche,per questo sospetti di parzialità e di scarso rigore,né di alcuni politici assurti alle cronache sol perché “amici del Governatore”,ma è stupefatta dalle reazioni delle imprese non bancarie,che avrebbero tutto da guadagnare qualora le banche italiane fossero più competitive ed efficienti. Ha ragione il segretario della CGIL Guglielmo Epifani quando afferma che : ’’Non esiste una proprieta’ a due velocita’. Bisognerebbe essere piu’ accorti nel difendere il sistema industriale nazionale e nel fare penetrare qualche elemento di concorrenza nel sistema bancario. Esattamente il contrario di quello che si sta facendo’’. Perché nascondersi,come ha fatto ieri il ministro Siniscalco,dietro la reciprocità nell’apertura dei mercati, significa riconoscere anzitutto che esiste il problema di una Banca d’Italia che rappresenta una strozzatura al libero gioco della concorrenza,che tra esigenze di stabilità e di competizione,ha sempre scelto la strada di proteggere le banche,rendendole più deboli sui mercati internazionali, perciò meno competitive e con licenza di strangolare le imprese ed i consumatori. Quando si riconosce,esclusivamente alla banche italiane,la potestà di revocare un affidamento con un preavviso di 24 ore,di variare le condizioni contrattuali con un semplice avviso sulla Gazzetta Ufficiale anche con effetto retroattivo,di mantenere nei contratti clausole capestro che esonera la responsabilità delle banche anche quando hanno accettato in versamento titoli o altri valori,che viaggiano a rischio e pericolo dei clienti,quando si tollerano privilegi assenti in tutti gli altri Stati,ostacolando la mobilità al cambio delle banche con costi esosi per chiudere un conto in media di 150 euro e di oltre 1.000 euro per trasferire titoli dematerializzati,quando si ritiene normale un costo annuo di 750 euro per le spese di tenuta conto,quando si prevedono incentivi economici per piazzare prodotti bidone ai risparmiatori commisurati alla rischiosità degli investimenti (più alto è il rischio addossato, maggiore è il premio),quando si spacciano derivati pari ad oltre 4 miliardi di euro alle piccole e medie imprese, non per offrire copertura dai rischi,ma per strozzarle,vuol dire che questo sistema bancario deve essere rivisto e profondamente modificato per rispondere alle esigenze dei cittadini e delle imprese. Il Presidente Elio Lannutti Roma,9.2.2005

09/02/2005

Documento n.4444

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