BANCHE: DRAGHI IL REPLICANTE ! CON I TASSI DELLE FINANZIARIE MOLTO ELEVATI, IL GOVERNATORE SCOPRE ANCORA UNA VOLTA L’ACQUA CALDA

in Comunicati stampa
COMUNICATO STAMPA BANCHE: DRAGHI IL REPLICANTE ! CON I TASSI DELLE FINANZIARIE MOLTO ELEVATI, IL GOVERNATORE SCOPRE ANCORA UNA VOLTA L’ACQUA CALDA. LE DENUNCE LE FACCIAMO NOI DA VENTI ANNI,IL RUOLO DI BANKITALIA E’ DI PREVENIRE VESSAZIONI E REGOLARE USI ED ABUSI DEL MERCATO CREDITIZIO. Non pago di replicare alla brutta figura di qualche giorno fa quando, con le denunce effettuate nell’intervento all’assemblea annuale dell’ABI,il Governatore di Bankitalia ha scoperto d’improvviso che i tassi sui mutui sono più alti in Italia di 1 punto sulla media europea, così come sul credito al consumo,e che gli strumenti derivati utilizzati dalle banche possono aver concretizzato il reato di truffa, il dottor Draghi si è ripetuto oggi,affermando che i tassi di interesse applicati dalle finanziarie sul credito al consumo sono molto più elevati di quelli del mondo bancario, evidenziando come "risultano particolarmente onerose le sezioni del quinto dello stipendio”. Il Governatore Draghi a qualche anno dal suo insediamento,forse non si è ancora accorto che il doveroso ruolo di Bankitalia,non è quello di strepitare sulle malefatte di banche e finanziarie, rulo ben ricoperto dalle associazioni dei consumatori e dall’Adusbef in particolare,ma quello di regolare il mercato per prevenire alla fonte che vengano concretizzati abusi a danno del mercato e dei consumatori. Da anni infatti sappiamo che: "L'innovazione finanziaria e la flessibilità normativa hanno favorito il moltiplicarsi di forme di finanziamento per l'acquisto di abitazioni e l'accesso al credito al consumo. I tassi d'interesse per questi prestiti restano più alti della media dell'area euro" ha spiegato Draghi, osservando come i tassi d'interesse applicati "dalle finanziarie sono molto più elevati di quelli del mondo bancario. Particolarmente onerose risultano le cessioni del quinto". "Permane il divario territoriale per il credito alle imprese tra Nord e Sud, dovuto anche - ha aggiunto Draghi - al diverso grado di rischio e alla composizione settoriale del Mezzogiorno", il problema è porvi un rimedio opportuno. Non più tardi di due giorni fa,lo studio di Adusbef sui tassi territoriali,ha dimostrato che le banche italiane hanno messo una taglia sul mezzogiorno,facendo pagare di più il denaro di 1,31 punti,ma fatto ancor più grave e disdicevole che non trova alcuna giustificazione economica e logica se non nella politica predatoria delle banche e nella totale assenza di un’autorità seria di vigilanza,retribuendo i depositi di 1 punto in meno rispetto alla media nazionale. Nel giorno in cui il Governatore Draghi,aggiungerà alle facili denunce demagogiche, serie ispezioni a tappeto nelle sedi delle banche,per prevenire usi,abusi e danni tangibili al mercato ed ai risparmiatori, solo allora Adusbef comincerà a riabilitare una funzione screditata di una Banca d’Italia,che non adempie ai suoi compiti istituzionali a tutela della legalità,della trasparenza e dello Stato di diritto. Elio Lannutti (Presidente Adusbef) Roma,31.7.2007

31/07/2007

Documento n.6741

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