BANCA INTESA: MA LA FUSIONE,NON DOVEVA PORTARE VANTAGGI AI CONSUMATORI ? CONTINUA INVECE LA POLITICA ESTORTIVA E PREDATORIA.
COMUNICATO STAMPA SUB PRIME: BANCA INTESA,OLTRE AD AUMENTARE SCANDALOSAMENTE DELLO 0,40% I TASSI SUI MUTUI E DELL’1% ALTRE TIPOLOGIE DI PRESTITI DA IERI PRIMO OTTOBRE, SMENTISCE CLAMOROSAMENTE BANKITALIA E BCE ! LA CRISI DEI MUTUI SUB-PRIME HA EVIDENTI RIFLESSI SULLE BANCHE E SULLA CLIENTELA. Banca Intesa,oltre ad aver rincarato scandalosamente dello 0,40% i tassi sui mutui,aumentando così il divario con l’Europa la cui media dei saggi è inferiore di oltre un punto,essendo fissati al 4,90% nell’UE contro il 5,96 dell’Italia,ha anche rialzato,sempre dal 1 ottobre,i tassi Prestintesa di 1 punto,che passano così dal 7,25 all’8,25%. Nella motivazione della circolare,con all’oggetto manovra tassi 1 ottobre 2007,mutui retail e Prestintesa a tasso fisso,Banca Intesa,che aveva raccontato agli italiani la favoletta secondo la quale le fusioni bancarie avrebbero portato positivi effetti sui consumatori ed abbassato i costi elevatissimi dei servizi bancari,smentisce clamorosamente le rassicuranti dichiarazioni di Bankitalia, BCE ed Autorità monetarie,secondo le quali la crisi dei mutui sub-prime non avrebbero avuto effetti sulle banche italiane. La segnalazione degli allegri rincari di Banca Intesa arrivata ad Adusbef, la cui autenticità è stata rigorosamente verificata, oltre a denunciare aumenti di tassi del tutto ingiustificati, segnala una forte pressione commerciale sui dipendenti, riguardante sia il numero di operazioni che ogni mese bisogna concludere dai punti vendita, sia i prodotti accessori che insieme al mutuo bisogna vendere, su tutti l'assicurazione “proteggimutuo” dal costo complessivo altissimo (su un mutuo ventennale di 100.000 euro, il premio da versare anticipatamente in unica soluzione è di circa 4.000 euro, dei quali il 54% va direttamente alla Banca come provvigione di collocamento, finanziabile a parte con un credito personale di durata pari a quella del mutuo a con un tasso del 7,5% con commissioni eventuali di estinzione anticipata). Recita testualmente la circolare: “A partire dallo scorso mese di agosto i mercati finanziari sono stati interessati da importanti tensioni riconducibili alla crisi dei mutui “subprime” da importanti tensioni riconducibili alla crisi dei mutui e che ha determinato forti tensioni sulla liquidità circolante sui mercati stessi. I ripetuti interventi delle Banche centrali se, da un lato, hanno ripristinato, almeno parzialmente, una situazione di relativa normalità nel comparto della liquidità a breve, non hanno avuto lo stesso effetto per il settore del medio/lungo temine, nel quale si continua a registrare una elevata difficoltà a reperire provvista. Principale conseguenza di quanto indicato in precedenza è stato un costante aumento del “premio di liquidità” che, per la tutte Banche, si è tradotto in un sensibile aumento dei costi della raccolta. A titolo di esempio si evidenzia, come,a partire dal mese di agosto, gli spread della raccolta per i titoli Intesa Sanpaolo aventi scadenza fino a 10 anni si sono, mediamente, incrementati di circa 15/20 basis point. In considerazione del perdurare di tale particolare situazione, si rende necessario aumentare la misura delle condizioni standard di catalogo per i finanziamenti delle tipologie a Tasso fisso. Si forniscono le nuove condizioni valide per le stipule del mese di ottobre 2007. A) CON RIFERIMENTO AI MUTUI CATALOGO RETAIL: - tutte le tipologie di mutuo a tasso fisso subiranno un aumento della misura dei tassi d’interesse di 0,35/0,40 p.p. annui; i mutui multiopzione triennali e quinquennali a start fisso subiranno un aumento della misura del tasso di 0,20 p.p. annui; i mutui mensili a tasso variabile e 95 tasso variabile verranno resi disponibili con i nuovi codici prodotto (vedi corrispondenza WEB del 25/09/07 Protocollo BIV328000LBI ) e con i tassi d’ingresso rispettivamente nella misura del 4,75% e del 4,95%. B) CON RIFERIMENTO A PRESTINSTESA MAXI TASSO FISSO: - il finanziamento senza pegno subirà un aumento di 1,00 p.p. annuo, di conseguenza il tasso nominale annuo diventerà: 8,25%; - il finanziamento garantito totalmente da pegno subirà un aumento di 1,00 p.p. annuo, di conseguenza il tasso nominale annuo diventerà: 7,25%. Firmato DBT (Direzione Commerciale Ufficio Finanziamento per Privati) Il Responsabile L.A. Mentre gli spread della raccolta per i titoli Intesa San Paolo, hanno subito incrementi di 15-20 punti base, Banca Intesa San Paolo,come di consueto,con una politica predatoria ed arbitraria sul costo del denaro,ha ritenuto di raddoppiare i tassi dello 0,40 per cento sui mutui,dell’1 per cento su altri prestiti,senza peritarsi minimamente di incrementare,così come previsto dal decreto Bersani in vigore dal 1 giugno 2006 sulla simmetria dei tassi di interesse,i saggi sui depositi bancari e libretti di risparmio regolati al tasso dello 0,015%. La circolare di Banca Intesa sui tassi,è la prova provata di una politica predatoria praticata da una casta di banchieri intoccabili, che non solo non applica le leggi e se ne infischia di milioni di consumatori a rischio di insolvenza che hanno contratto,proprio per i loro cattivi consigli e pelose disposizioni, mutui a tasso variabile invece degli irripetibili tassi fissi, ma rifiuta di cancellare le ipoteche per i vecchi mutui,non favorisce la portabilità degli stessi,la surroga o la rinegoziazione imponendo spese di istruttoria di 1.000 euro ai già clienti e spese notarili di 1.500 euro, che continua indisturbata a dettare l’agenda dei suoi esclusivi interessi ad una classe politica e di governo,prona ad assecondare i suoi desiderata. Adusbef,che denuncia ancora una volta la casta dei banchieri,impermeabili ad ogni esigenza di trasparenza e di spirito di servizio verso clienti e risparmiatori, ha chiesto alla Banca d’Italia ed al Governo,di verificare le compatibilità di questa allegra politica di aumenti di tassi ingiustificati e che quanto meno,se ci dovranno essere, devono andare simmetricamente anche sui depositi, riservandosi di denunciare alla Magistratura Penale,l’imposizione di polizze esose e fuori mercato,quasi estortive,come quella denominata “proteggi mutuo”,al modico costo di 4.000 euro,dei quali oltre 2.000 incamerati direttamente e subito,dalla banca. Questi signori banchieri, che hanno venduto derivati a go-go per garantire gli utenti dal rischio dei tassi e dei cambi, senza offrire alcuna copertura quando i tassi sono aumentati ed il tasso di cambio dell’euro si è rafforzato sul dollaro, devono cominciare ad applicare le leggi e la legalità, e non possono più permettersi di estorcere,come nel caso di specie, soldi dalle tasche delle famiglie italiane.02/10/2007
Documento n.6846