BANCA INTESA: L'ENNESIMA PROPAGANDA DEL PROF: BAZOLI
COMUNICATO STAMPA BANCA INTESA: PIU’ CHE “BANCA PROSSIMA”,PROSSIME BANCHE CHE RISPETTINO LA LEGALITA’. I CITTADINI ED IL PAESE,NON HANNO BISOGNO DI ELEMOSINE DA PARTE DI BANCHIERI NAVIGATI, CHE NON RINEGOZIANO I MUTUI,NON APPLICANO LA PORTABILITA’, AUMENTANO I TASSI SUI MUTUI DALLO 0,40 FINO ALL’1%, ALIMENTANO LA CRESCITA DEI PIGNORAMENTI E MANDANO LE CASE ALL’ASTA STRITOLANDO LE FAMIGLIE,MA SI FANNO BELLI CON L’ETICA E LA SOLIDARIETA’. L’iniziativa "coraggiosa per far crescere i soggetti più deboli", aiutarli "a inserirsi da protagonisti nella vita economica e sociale" dando credito a coloro "che lo meritano ma non possono ottenerlo", le belle e buone parole del prof. Giovanni Bazoli, presidente del consiglio di sorveglianza di Intesa Sanpaolo, pronunciate durante la nascita di Banca Prossima, la prima banca europea dedicata esclusivamente all'impresa sociale e al no profit, presentata oggi dallo stato maggiore del gruppo ("é una giornata importante" ha detto il presidente del consiglio di gestione Enrico Salza), stride con le quotidiane pratiche vessatorie di banche poco aduse a rispettare la legalità. Intesa-San Paolo,dalla cui fusione dovevano arrivare benefici effetti ai consumatori (che nessuno ha visto), non applica l’art. 10 del decreto Bersani sulla simmetria dei tassi quando aumenta il costo del denaro, non pratica il rispetto della legge sulla portabilità dei mutui che recita il decreto- deve avvenire senza oneri-,richiedendo spese di istruttoria,di perizia e notarili per 1.500-2.000 euro in media, richiede una polizza di 4.000 euro su un mutuo di 100.000 euro dopo aver aumentato i tassi dal 1 ottobre da un minimo dello 0,40 fino all’1%,non si fa scrupolo di alimentare la crescita dei pignoramenti stritolando con la vendita all’asta le famiglie indebitate a tasso variabile che non riescono più a pagare le rate,ma si fa propaganda con Banca Prossima,di cui nessuno sente la mancanza, perché i consumatori e gli utenti non hanno bisogno dell’ennesima banca,ma di banche prossime a rispettare le leggi e la legalità. Adusbef non pretende che i banchieri abbiano un’etica, oltre quella del lucro, abituata comìè da oltre venti anni a misurare l’etica delle banche,che la predicano ma non la praticano, neppure con bilanci cosiddetti sociali stilati come specchietti per le allodole, ma almeno il rispetto rigoroso delle leggi e di una legalità calpestata quotidianamente dai signori del credito. Anche questa ultima propagandistica operazione somiglia a quei i fondi etici costituiti per legittimare l'illegalità,alla stessa stregua di quegli accaniti peccatori,adusi a frequentare le chiese per lavare i peccati con la confessione. Dov'è l'etica quando si consumano quotidiani abusi ed ordinari soprusi,specie da una banca come Intesa - Sanpaolo, che fa la cresta sui tassi, come risulta dalla circolare del 29 settembre 2007 ed impone dubbie assicurazioni dal costo medio di 4.000 euro a tutti coloro che hanno la sventura di richiedere un mutuo ?29/10/2007
Documento n.6914