AUTOSTRADE: TROPPI PROFITTI, POCHI INVESTIMENTI,ZERO SICUREZZA
COMUNICATO STAMPA AUTOSTRADE: TROPPI PROFITTI, POCHI INVESTIMENTI,ZERO SICUREZZA, ANCHE PER I LAVORATORI, CHE CONTINUANO A MORIRE. IL MINISTRO DEL LAVORO DAMIANO, HA IL DOVERE DI INTERVENIRE PER VERIFICARE LE CONDIZIONI PRECARIE E DI ELEVATA RISCHIOSITA’ DEI CANTIERI,SOTTO SOTTO GLI OCCHI DI TUTTI,ECCETTO CHE DEL TOLLERANTE GOVERNO,SULLE RETI AUTOSTRADALI ! Nell’atto di intervento predisposto dall’Adusbef al Tar del Lazio contro il ricorso di Autostrade, è riassunto la vera e propria Caporetto dei consumatori,costretti a corrispondere tariffe superiori al tasso di inflazione (negli ultimi 4 anni,dati Istat,l’inflazione è stata del 6,9 per cento,gli aumenti tariffari del 14,8 per cento),a fronte di servizi di pessima qualità e sempre più deteriorati,dove perfino la sicurezza nei cantieri è ad altissimo rischio,come dimostra l’ennesimo incidente di stamane nel tratto Collesalvetti-Rosignano con un operaio che ci ha rimesso la vita,e dello Stato,che ha incassato solo poche briciole (circa 50 milioni di euro), rispetto ai super-profitti. Perfino il tardivo rapporto dell’Anas certifica la prova provata di un Paese di Bengodi per i monopoli naturali,dove da una parte operano le concessionarie,che nel periodo 1998-2004 hanno incassato 3,3 miliardi di euro in più,ossia il 16% di quanto previsto nei piani finanziari, con società autostrade che fa la parte del leone,con 2,1 miliardi di euro. Nei sei anni delle privatizzazioni alla Mario Draghi,che hanno visto il passaggio dall'Iri ai Benetton, Autostrade ha incassato in media il 20% in più,mentre nei piani finanziari, era stato previsto che gli introiti rimanessero stabili o con aumenti modesti. Ma dai 1,6 miliardi di euro del 1999 si è passati a 2,1 del 2004,a fronte di investimenti (secondo i dati Anas), per la sola Autostrade del 64,83% in meno di quanto previsto. E' un risultato record tra le concessionarie non solo perché la società controllata dai Benetton è la più grande, ma perché le altre registrano scarti inferiori. Qualsiasi utente che viaggia sulla rete autostradale,è testimone diretto della più assoluta mancanza di sicurezza nei cantieri autostradali, con corsie prive delle minima cautela e dell’ordinaria diligenza e dove per puro miracolo, non si registrano tragedie a raffica, come quella di questa mattina sulla A 12 Genova-Livorno. Le società concessionarie,attente esclusivamente ai super-profitti,non possono mettere a repentaglio la sicurezza dei propri lavoratori, poco garantiti probabilmente anche tramite il sistema di appalti,e degli utenti,costretti a fare dei veri e propri slalom per evitare gli incidenti: per questo Adusbef chiede al ministro del Lavoro Damiano, di effettuare un attento monitoraggio sulle autostrade e sui cantieri aperti e chiusi alla spicciolata,affinchè le tragedie come quelle di questa mattina,non abbiano più a ripetersi. Elio Lannutti (Presidente Adusbef) Roma,23.10.200623/10/2006
Documento n.4079