AUTOSTRADE: SCHEMAVENTOTTO CHIEDE I DANNI?

in Comunicati stampa
COMUNICATO STAMPA AUTOSTRADE: SCHEMAVENTOTTO CHIEDE I DANNI AL GOVERNO E ALL'ANAS ? ADUSBEF,CHE PARTECIPERA’ ALL’ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI AUTOSTRADE DEL 13.12.2006,SI COSTITUIRA’ IN GIUDIZIO,CHIEDENDO I DANNI A SCHEMA 28. Gli azionisti di Autostrade,che hanno goduto di enormi privilegi già nella gestione di un monopolio naturale,vera e propria gallina dalle uova d’oro, che ha erogato super-profitti mediante i rincari tariffari selvaggi (+14,8 per cento a fronte di una inflazione del 6,9 per cento: fonte Istat) a prescindere dalla qualità dei servizi (milioni di utenti prigionieri all’interno della rete a causa di pochi fiocchi di neve,ecc.) e dai dovuti investimenti, vedranno la costituzione dell’Adusbef in giudizio per la richiesta dei danni a favore degli utenti e dei consumatori danneggiati,nella vertenza di Schemaventotto, holding che controlla Autostrade, che ha approvato un'azione risarcitoria nei confronti dell'Anas e del Governo italiano. E’ davvero scandaloso il comportamento di Schema28,il quale,invece di chiedere scusa agli utenti ed ai consumatori per i disagi ed i continui disservizi procurati quotidianamente, specie durante l’inverno e gli esodi estivi, ed allo Stato concedente,per i mancati investimenti per almeno 2,5 miliardi di euro, si arroga diritti da “padrone delle ferriere”, citando addirittura il giudizio Anas (la nuova gestione,non quella giustamente licenziata dal Ministro Di Pietro per contiguità e filo-dipendenza ex Presidente Pozzi) ed il Governo italiano,impegnato a tutelare l’interesse pubblico, sacrificato troppo a lungo sull’altare degli “affari privati” dei Benetton. Adusbef,che parteciperà all’assemblea degli azionisti convocata il 13.12.2006 alle ore 11,00 in seconda convocazione a Roma, convocata per deliberare un maxi-dividendo di 3,75 euro ad azione mediante un ulteriore indebitamento con le banche, approva la linea di fermezza del ministro Di Pietro,che senza tentennamenti si sta sforzando di salvaguardare l’interesse pubblico anche mediante il ricorso delle all'Anas al tribunale civile, per chiedere una verifica sugli investimenti previsti dalla convenzione con Autostrade. Il sistema delle concessioni autostradali, che ha prodotto più maxi dividendi che investimenti, bene pubblico non concedibile alla stessa stregua della tentata vendita della Fontana di Trevi del grande Totò, né agli americani,né tantomeno agli spagnoli di Abertis, deve contemplare anche doveri per il concessionario, per evitare che le privatizzazioni all’italiana, producano- così come furono formulate dal dr. Mario Draghi- ad esclusiva salvaguardia di casse continue per queste o quelle imprese,piuttosto che un servizio reale ai cittadini-utenti-consumatori, spremuti ed usati come grasse vacche da mungere per i super-profitti dei “Furbetti del maglioncino”. Elio Lannutti Presidente Adusbef Roma,11.12.2006

12/12/2006

Documento n.4977

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