AUTOSTRADE: HA RAGIONE DA VENDERE IL MINISTRO ANTONIO DI PIETRO !

COMUNICATO STAMPA AUTOSTRADE: HA RAGIONE DA VENDERE IL MINISTRO ANTONIO DI PIETRO !BENETTON RESTITUISCA ALLO STATO 2,5 MILIARDI DI EURO PER LE OPERE CHE NON HA REALIZZATO,RINUNCIANDO AL MAXI-DIVIDENDO DI FUSIONE. ADUSBEF PORRA’ QUESTE QUESTIONI ALL’ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI DEL 13 DICEMBRE, AUSPICANDO LA PARTECIPAZIONE ANCHE DEL MINISTRO DI PIETRO. I padroni di Autostrade,adusi ad avere ministri come maggiordomi, che servivano su un piatto d’argento i loro desiderata, i quali desideri sempre esauditi, se andavano incontro ai loro interessi privati, non coincidevano affatto con gli interessi generali del Paese, senza aver ottemperato ad investimenti per oltre 2,5 miliardi di euro dopo aver ottenuto allegri aumenti tariffari superiori di oltre il doppio del tasso di inflazione, vorrebbero citare lo Stato per aver messo i paletti sul regime concessiorio,non certo sulla fusione, che non è mai stata contrastata. Adusbef,seppur firmataria di un protocollo di Intesa con Autostrade sulla sicurezza, è pienamente d’accordo con la dichiarazione del ministro Di Pietro, uno dei pochi del Governo Prodi in sintonia con il Paese reale e con le esigenze dei cittadini alla pulizia e trasparenza, che ha ricordato oggi ai Benetton, con ancora in mano 2 miliardi e mezzo di euro di opere che non hanno realizzato, che: “quando la societa' Autostrade 'fara' la richiesta di risarcimento danni, noi risponderemo con la comparsa di risposta e ricordo che quando si fa una causa non e' che deve vincere per forza chi l'ha promossa, ma puo' aggiudicarsela anche il convenuto”. Adusbef che si è costituita al Tar del Lazio contro Autostrade, porrà queste domande alla prossima assemblea degli azionisti di Autostrade che si terrà il 12 e 13 dicembre p.v. auspicando che anche il ministro Di Pietro,possa parteciparvi,per esprimere direttamente una limpida linea di condotta a tutela dell’interesse generale e dei diritti di consumatori. Elio Lannutti (Presidente Adusbef) Roma,13.11.2006

14/11/2006

Documento n.4700