AUTOSTRADE-ABERTIS: VENDITA MASCHERATA DA FUSIONE,
AUTOSTRADE-ABERTIS: LA VENDITA MASCHERATA DA FUSIONE,RIEVOCA UN FAMOSO FILM GIRATO A ROMA NEI PRIMI ANNI SESSANTA,QUANDO IL GRANDE TOTO’ CERCO’ DI PIAZZARE FONTANA DI TREVI AD UN IGNARO TURISTA. POSSONO ANDARE SUL MERCATO LE PUBBLICHE CONCESSIONI, RILASCIATE NEI SETTORI PROTETTI DA MONOPOLI NATURALI, VERE E PROPRIE GALLINE DALLE UOVA D’ORO, A DANNO DI UTENTI,CONSUMATORI, E DEL SISTEMA PAESE ? ADUSBEF IN PIENA SINTONIA CON MINISTRO LAVORI PUBBLICI E SINDACATI. Era il 1962 quando, in un famoso,storico film, il grande comico Totò,cercò di ingannare uno sprovveduto turista oriundo italiano, vendendogli la Fontana di Trevi a Roma. Il blitz – finora non riuscito- della vendita mascherata di Autostrade ad Abertis, rievoca quel film: si possono vendere assets importanti per l’Italia come le Autostrade, assieme alle pubbliche concessioni ? Adusbef si è opposta con tutti i mezzi a tale cessione,anche mediante denunce alla magistratura ed è particolarmente lieta che anche il ministro delle Infrastrutture e le organizzazioni sindacali, sono in sintonia con questa linea, che non è contro l’Europa,ma contro i soliti “furbetti del maglioncino”, che intendono capitalizzare l’aumento abnorme delle tariffe e la mancanza assoluta dei controlli sulle opere pubbliche, che erano legate a quei rincari subiti dagli utenti, pari al 14,8 per cento e che non sono state realizzate. Se così com'è l'operazione di fusione Autostrade-Abertis comporta specifiche violazioni, con richieste – da parte del ministero delle Infrastrutture- di modifiche sostanziali tali del soggetto concessionario, da indurre la necessità di un parere tecnico di alto livello per stabilire se sia necessaria una nuova concessione, è sanabile la presenza di un socio che ha il 12 per cento della nuova Abertis operante nel settore delle costruzioni,dopo che in Italia fu inibito (dal bando di gara) ad altre imprese di costruzioni italiane,di partecipare per la specifica attività in campo edilizio ? Adusbef continuerà a denunciare un’operazione per fare cassa,come la vendita di Autostrade ad Abertis spacciata per fusione mascherata, compreso il dividendo straordinario (1 miliardi di euro) e le laute stock option, sia per difendere i diritti di risparmiatori e consumatori, costretti a pagare pedaggi oltre il doppio dell’inflazione (14,8 per cento i rincari contro il 6,9 per cento di inflazione nel periodo 2001-2005), che per evitare un declino di politica industriale e delle infrastrutture,che l’Italia non merita.30/05/2006
Documento n.6015