AUTOSTRADE-ABERTIS: LA BUROCRATICA UE SCHIERATA CONTRO I CONSUMATORI
COMUNICATO STAMPA AUTOSTRADE-ABERTIS: LA BUROCRATICA UE SCHIERATA A FIANCO DEI PRODUTTORI,E’ SEMPRE PIU’ NEMICA ED INVISA AI CONSUMATORI. L’ITALIA E’ STATA “AVVISATA” NON PERCHE’ ABBIA MAI POSTO VETI AD UNA FUSIONE SOCIETARIA,MA PERCHE’ HA MESSO PALETTI SERI PER GARANTIRE INVESTIMENTI,RIDURRE EXTRAPROFITTI,TUTELARE I DIRITTI DEI CONSUMATORI. Le decisioni della nomenklatura europea, sono sempre più caratterizzate a difendere gli interessi di banche,potentati economici e dei produttori,anche quelli che operano in monopoli naturali al riparo del mercato come le autostrade, di conseguenza contro i diritti dei cittadini e dei consumatori, come è confermata dall’odierna decisione della Commissione UE, sulla fusione tra Autostrade ed Abertis. Il Governo italiano non ha mai vietato una fusione societaria tra Autostrade ed Abertis, ma ha voluto porre per la prima volta,dei paletti seri,per garantire i diritti dei consumatori,chiamati a pagare un salato pedaggio, non soltanto per assicurare fiorenti profitti alle società concessionarie, ma anche per realizzare quei dovuti investimenti mai effettuati pari a 3 miliardi di euro, che vanno a ricadere sulle spalle degli utenti,come prevede la legge finanziaria, per completare opere infrastrutturali già comprese nel costo delle tariffe. All'Antitrust europeo non interessano le sacrosante preoccupazioni espresse dal ministro Antonio Di Pietro in base alle quali, il gruppo risultante dalla prevista fusione, concessionaria di servizio pubblico: "possa non essere in grado di realizzare propriamente gli investimenti richiesti per mantenere e migliorare la rete autostradale e di soddisfare i necessari standard qualitativi e di sicurezza", importa soltanto difendere astratte disposizioni del diritto comunitario. Sono fastidiosi dettagli per i burocrati della UE, che le tariffe autostradali siano aumentate di ben il 14,8 per cento negli ultimi 4 anni a fronte di un tasso di inflazione del 6,9 per cento; che non siano stati concretizzati i promessi investimenti pari a 3 miliardi di euro per ammodernare le infrastrutture; che la qualità del servizio sia peggiorato: ciò che conta è la difesa degli interessi dei monopolisti,una vera e propria beffa per una sedicente commissione, preposta a salvaguardare la concorrenza ed il mercato ! Gli atteggiamenti e gli orientamenti strabici dei burocrati Ue, sempre ben allineati a tutelare interessi ben definiti, allontano sempre di più la fiducia dei cittadini europei verso la casa comune europea (ci si meraviglia poi del rigetto di alcune nazioni verso l’idea dell’Europa), che avrebbe anche il dovere di tutelare, almeno “una tantum”, i diritti dei consumatori. Elio Lannutti (Presidente Adusbef) Roma,18.10.200618/10/2006
Documento n.6383