AUTHORITY: PIU’ OMBRE CHE LUCI IN UNA RIFORMA CHE NON INTACCA POTERI
COMUNICATO STAMPA AUTHORITY: PIU’ OMBRE CHE LUCI IN UNA RIFORMA, CHE NON INTACCA POTERI E PRIVILEGI DI BANKITALIA LA MADRE DI TUTTE LE VESSAZIONI ED I SOPRUSI BANCARI,A DANNO DEI CONSUMATORI CHE SI AVREBBE PRETESA DI TUTELARE. Se il Governo esprime la sua soddisfazione per aver portato a compimento l’approvazione della riforma delle autorità indipendenti, definendo il disegno di legge varato oggi dal Cdm "il secondo tempo del pacchetto Bersani sulle liberalizzazioni",come ha annunciato il sottosegretario Letta, Adusbef esprime rammarico per non aver intaccato poteri, privilegi ed assetti proprietari della Banca d’Italia, la madre di tutte le vessazioni ed i soprusi bancari a danno di quei cittadini consumatori, che pur si afferma di voler tutelare. La soppressione di Isvap e Covip, seppur rinviata al 2008, invece di essere cancellate immediatamente, è buona notizia per far attivare quei meccanismi di concorrenza nei rispettivi settori, troppo a lungo protetti proprio da Autorità strabiche,che hanno tutelato spudoratamente gli esclusivi interessi delle imprese,danneggiano i consumatori ed i loro diritti, ma è insufficiente rispetto al nodo gordiano di una Banca d’Italia,il cui capitale è in mano alle banche controllate,con le quali continua ad andare allegramente a braccetto,infischiandosene della clientela. Se poi la filosofia del provvedimento è quella "di dare più forza e difesa al cittadino-consumatore e di rafforzare l'indipendenza delle stessa autorità, razionalizzandone il sistema di funzionamento", allora ognuna delle Autorità costituite,oltre a prevedere meccanismi di nomina rigorosi e trasparenti basati su competenza e professionalità,dovrebbe anche stabilire designazioni di rappresentanti dei consumatori nei consigli. L’unica cosa buona e positiva senza riserve, riguarda la tutela delle risorse idriche e l’impegno del governo a mantenere pubblica la proprietà dell’acqua,prezioso bene comune che non può essere soggetto a privatizzazioni speculative, ma dopo le affermazioni di principio,occorrono fondi pubblici per evitare le dispersioni idriche e campagne pubbliche di sensibilizzazione,anche verso le imprese costruttrici di apparecchi sanitari e di rubinetteria,per evitare quegli enormi sprechi quotidiani, derivanti da un uso irrazionale del bene fondamentale dell’acqua. Elio Lannutti (Presidente Adusbef) Roma,2.2.200703/02/2007
Documento n.6407