Antitrust. IL PRESIDENTE NON ENTRI A GAMBA TESA...
COMUNICATO STAMPA ANTITRUST: LA CONFERMA DELLE MULTE PER CARTELLO JET-FUEL DAL TAR DEL LAZIO,PROPEDEUTICA AD ACCORDI DI CARTELLO PETROLIERI SUI CARBURANTI. MA IL PRESIDENTE ANTITRUST,SE VUOLE MANTENERE CREDIBILITA’ PARLI CON LE PRONUNCE, EVITANDO DI ENTRARE A GAMBA TESA SU TV E ASSETTI ENERGIA. La conferma del Tar del Lazio alla parte del provvedimento con il quale il Garante della Concorrenza e del Mercato,sanzionò il 20 giugno scorso alcune compagnie petrolifere,quali Shell Italia per 53,32 milioni di euro (più 3,14 milioni per Shell Italia Aviazione), Eni per 117 milioni, Esso per 66,6 milioni, Q8 per 46,8 milioni, Tamoil per 19,6 milioni e Total per 8,8 milioni, è un’ottima notizia propedeutica all’altra istruttoria aperta sulle compagnie operanti in Italia per restrizioni della concorrenza in merito alla fissazione dei prezzi dei carburanti. L’intesa restrittiva della concorrenza per spartirsi il mercato ed impedire l' accesso di nuovi operatori, compresi i vettori aerei intenzionati ad intraprendere l' autofornitura, mediante un coordinamento delle rispettive strategie di gara per l' aggiudicazione dei rifornimenti,con comportamenti punitivi a fronte di tentativi di cambiare l' assetto del mercato ed il peggioramento delle condizioni economiche praticate alle compagnie aeree, è la ulteriore prova della mancanza di concorrenza da parte delle imprese petrolifere,nel settore dei carburanti. Ma il Presidente Catricalà, se vuole conservare la credibilità dell’Antitrust ed il bene prezioso dell’indipendenza, eviti di rimandare alle calende greche il riordino e la separazione di Snam rete gas dal monopolio Eni e di entrare a gamba tesa sul riordino degli assetti televisivi e soprattutto sui limiti Antitrust alla raccolta pubblicitaria,di prerogativa del Governo,perché altrimenti fornisce una impressione sbagliata di voler tutelare,con le sue dichiarazioni,interessi particolari. Se continua ad esternare posizioni non condivisibili, come i suggerimenti indiretti offerti alle società telefoniche di aumentare le tariffe per rifarsi dall’abrogazione dei costi delle ricariche, il presidente Catricalà finisce per rappresentare una impressione dell’Antitrust sbagliata e diversa dalla realtà,analoga a quella data dal commissario europeo alla concorrenza Neel Kroes, che invece di salvaguardare il bene prezioso del mercato e della concorrenza europea, finisce per difendere quei monopoli naturali ed ergersi a paladina speciale di quei cartelli,come le Società autostradali, che operano al riparo del mercato fissando tariffe elevate e pedaggi elevati, che non hanno corrispondenza con la qualità dei servizi erogati agli utenti. Elio Lannutti (Presidente Adusbef) Roma,29.1.200730/01/2007
Documento n.6396