ALITALIA: EVITARE REPLICA DI VENDITE A SALDO E SENZA GARANZIA
COMUNICATO STAMPA ALITALIA: EVITARE REPLICA DI VENDITE A SALDO E SENZA GARANZIA INTERESSE PUBBLICO E DIRITTI CONSUMATORI (AUTOSTRADE DOCET !). GARANTIRE IL MANTENIMENTO DI UN MARCHIO GLORIOSO PER L’ITALIA. La decisione odierna del Consiglio dei Ministri di alienare il 30 per cento della compagnia di bandiera Alitalia, anche se “inaspettata” (quindi riservata per evitare eventuali speculazioni di borsa sul titolo) ed apparentemente “sfavorevole” alle attuali contingenze di mercato, deve fissare paletti rigidi e criteri seri a salvaguardia dell’interesse pubblico ed a garanzia dei diritti dei consumatori. Troppe discutibili decisioni di appaltare da parte di dirigenti del Tesoro (a bordo del Panfilo Britannia al Largo delle coste di Civitavecchia), a banche d’affari internazionali (Goldman Sachs, che Adusbef si augura non venga scelta anche stavolta come advisor) l’alienazione del patrimonio pubblico da parte di dirigenti del Tesoro, ricevendo subito dopo in cambio come “premio” alti incarichi dirigenziali, hanno danneggiato gli interessi generali procurando grandi vantaggi economici ed innegabili favori giuridici e contrattuali alle società acquirenti. Bisogna evitare assolutamente la replica di talune dismissioni,ad es. come quella di Autostrade, dove il bando di gara,quasi scritto con inchiostro “simpatico”,ha portato innegabili vantaggi agli acquirenti privati che si impadronivano,quasi a prezzo di saldo di una gallina dalle uova d’oro che poteva covare indisturbata al riparo di un monopolio naturale, conseguendo enormi profitti mediante aumenti tariffari superiore all’inflazione,senza alcun onere sugli investimenti ed obblighi nell’erogazione di servizi di qualità. Non importa se il 30 per cento di Alitalia,venga acquistata da Toto,De Benedetti,Della Valle od altri imprenditori,italiani od esteri, che vogliono entrare nel mercato del trasporto aereo o consolidare posizioni già avviate: è importante che vengano fissati paletti rigidi,per salvaguardare l’interesse pubblico da eventuali speculazioni,risanare i bilanci,salvaguardare l’occupazione ed un marchio glorioso, vero e proprio “marketing” volante per l’Italia. Il bando di gara ad evidenza pubblica ed alla luce del sole,deve prevedere criteri rigidi a salvaguardia dell’interesse generale e doverose penalità nel caso di inadempienze, per evitare che si possa replicare la vendita di Autostrade,con vantaggi privati ed oneri pubblici. Elio Lannutti (Presidente Adusbef) Roma,1.12.200601/12/2006
Documento n.3284