airbag difettosi

ADUSBEF APS in prima linea: il Tribunale di Torino ammette l’azione collettiva contro Stellantis per il caso degli airbag difettosi
E' arrivata una svolta importante nella tutela dei consumatori italiani: il Tribunale delle Imprese di Torino ha recentemente dichiarato ammissibile l’azione di classe promossa da ADUSBEF APS insieme ad altre associazioni, tra cui Codacons, nei confronti di Groupe PSA Italia, Stellantis e Automobiles Citroën. La vicenda riguarda gli airbag prodotti dalla Takata e montati su veicoli Citroën C3 e DS3 immatricolati tra il 2009 e il 2019.
Secondo quanto emerso nel procedimento, i veicoli coinvolti presentavano difetti gravi e potenzialmente letali relativi agli airbag, che potevano esplodere con forza eccessiva, proiettando frammenti metallici sugli occupanti. Il problema, ben noto da tempo alle case automobilistiche coinvolte, non è stato affrontato con la necessaria tempestività: le campagne di richiamo in Italia sono state avviate solo a partire da maggio 2024, dopo anni di ritardo, e in maniera inadeguata rispetto agli standard richiesti dalla legge.
ADUSBEF APS, rappresentata legalmente dal Presidente Avv. Antonio Tanza, ha evidenziato la tardività e la negligenza di Stellantis e Groupe PSA, che non solo avrebbero tardato eccessivamente a informare i consumatori del rischio mortale legato ai dispositivi difettosi, ma non avrebbero fornito tempestivamente soluzioni alternative ai proprietari coinvolti.
Tra le richieste avanzate dall'associazione, oltre al danno patrimoniale da fermo tecnico del veicolo per ogni giorno di inutilizzo dell’auto per il proprietario e il danno non patrimoniale derivante dal danno psicologico (patema d'animo) sofferto dai proprietari delle autovetture Citroën C3 e DS3, causato dalla paura di subire gravi lesioni fisiche a seguito del malfunzionamento dell'airbag difettoso, inclusa anche la limitazione della vita quotidiana e delle relazioni personali, vi è un risarcimento economico per i consumatori danneggiati, che includerebbe il rimborso di bollo auto e assicurazione RCA per il periodo di fermo dei veicoli, nonché una somma compensativa per la perdita di disponibilità del mezzo e i disagi subiti dai proprietari.
In questa fase il Tribunale ha riconosciuto la fondatezza delle contestazioni di ADUSBEF APS e delle altre associazioni, stabilendo che esistono chiari elementi per procedere con l’azione collettiva. Ora si apre una finestra di 150 giorni durante la quale i proprietari delle auto coinvolte potranno aderire all’azione per far valere i propri diritti. La prossima udienza, fissata per novembre 2025, sarà cruciale per determinare concretamente le responsabilità delle aziende e l’entità del risarcimento dovuto.
Ancora una volta, ADUSBEF APS dimostra di essere un punto di riferimento essenziale nella lotta per la tutela dei diritti dei consumatori, portando avanti con determinazione la battaglia per la sicurezza e la trasparenza nel settore automobilistico.
Per la consulenza e l’assistenza necessaria scrivere a: adusbef.utenti@gmail.com e a ufficiolegaleadusbef@gmail.cominviando il form compilato e sottoscritto in tutte le sue parti e allegando tutti i documenti ivi richiesti.
14/04/2025
Documento n.16334