“AFFAIRE” FAZIO BPL-ANTONVENETA: SODDISFATTI DELL’EGREGIO LAVORO DEI MAGISTRATI

in Comunicati stampa
“AFFAIRE” FAZIO BPL-ANTONVENETA: SODDISFATTI DELL’EGREGIO LAVORO DEI MAGISTRATI,CHE SU DENUNCIA DI ADUSBEF,CERCANO DI FARE PIENA LUCE SULLE MISTERIOSE AUTORIZZAZIONI CONCESSE DA BANKITALIA ALLA CONTRO-OPA, IN ASSENZA DI REQUISITI PATRIMONIALI. MA LA MERITORIA INDAGINE RISCHIA DI NON AVERE EFFETTI CONCRETI, QUALORA LA MAGISTRATURA PENALE NON EMETTA UN ORDINE DI SEQUESTRO SULLE AZIONI ACQUISITE CON TALI PROCEDURE E CONGELI L’OPA DELL’EX BPL. La ex Banca Popolare di Lodi, nel momento in cui il Governatore della Banca d’Italia Antonio Fazio ha concesso le autorizzazioni formali alla contro Opa (a difesa dell’italianità delle banche),per contrastare l’offerta pubblica lanciata in precedenza da ABN Amro, non aveva quei requisiti patrimoniali minimali (Tier 1),previsti ai fini del patrimonio di vigilanza, per dare la scalata ad un banca più grande come l’Antonveneta: su questo aspetto,denunciato da Adusbef alle Procure della Repubblica,non ci possono essere dubbi di sorta,se è vero che solo successivamente con spericolate ed oscure operazioni di cessione delle quote di minoranza e di aumento di capitale,è stato ricostituito il patrimonio minimo. Adusbef plaude al lavoro dei magistrati che hanno inviato stamane di nuovo la Guardia di Finanza nella sede della Banca Popolare Italiana, ex Banca popolare di Lodi, per una nuova acquisizione di atti, dopo quella già effettuata all’ indomani dell’ apertura dell’ inchiesta, a Roma, sulla scalata ad Antonveneta. I documenti prelevati dalla Guardia di Finanza, su disposizione del procuratore aggiunto Achille Toro e del sostituto Perla Lori, riguarderebbero, secondo quanto si è appreso, gli aspetti legati alla patrimonializzazione dell’ istituto guidato da Gianpiero Fiorani e da Giovanni Benevento. Ulteriori acquisizioni di atti potrebbero essere disposte dalla magistratura romana nei prossimi giorni alla luce degli sviluppi investigativi in atto. Gli inquirenti stanno infatti esaminando tutto il carteggio per fare il punto della situazione. Nell’ inchiesta, aperta sulla base di un esposto presentato da Adusbef, sono indagati Fiorani (concorso in abuso d’ ufficio, falso in bilancio, falso in prospetto e ostacolo ad un organismo di vigilanza), Benevento (concorso in abuso d’ ufficio) ed il responsabile dell’ area vigilanza di Bankitalia Francesco Frasca (abuso d’ ufficio). Ma le questioni vere da accertare, riguardano le responsabilità del Governatore della Banca d’Italia Antonio Fazio,che non ha mai fatto mistero di disegnare i nuovi assetti bancari,con il ragionier Fiorani ed altri personaggi, perfino indagati e rinviati a giudizio per gravissimi reati finanziari,che nessun Governatore precedente,da Menichella a Carli, si sarebbero mai sognati perfino di ricevere ad un Palazzo Koch, mai frequentato come stavolta da vari ed oscuri faccendieri. La meritoria opera della magistratura penale, rischia di essere vana qualora non riesca ad emettere un’ordinanza di sequestro delle azioni Antonveneta rastrellate con criteri poco ortodossi ed illegali congelando l’Opa Antonveneta in atto,effettuando un blocco cautelare temporaneo, fino alla conclusione delle indagini aperte. Il presidente Elio Lannutti Roma,21.7.2005

21/07/2005

Documento n.4895

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