ABI: CONTINUA CON INCREDIBILE FACCIA TOSTA, A FAR RITENERE CHE I CONSUMATORI HANNO GUADAGNATO.....
ABI: CONTINUA CON INCREDIBILE FACCIA TOSTA, A FAR RITENERE,COME HA FATTO IN PASSATO DA RICERCHE POSTICCE, CHE I CONSUMATORI HANNO GUADAGNATO SU TASSI,MUTUI E CREDITO AL CONSUMO. I TASSI SUI MUTUI, SONO INVECE SCANDALOSAMENTE AUMENTATI IN 12 MESI DI 1,42 PUNTI ! I documenti sfornati oggi dall’Abi, in merito all’andamento dei prezzi delle principali forme di raccolta e di impiego,sono esattamente gli stessi commissionati in passato,dove affermavano che i conti correnti italiani erano i più bassi del mondo, che i tassi di interesse erano inferiori alla media europea, che i rapporti contrattuali erano molto corretti e che i clienti erano molto felici,perché “gabbati e contenti”. E’ stata per prima l’Antitrust e dopo,con molto ritardo la Banca d’Italia, a fare giustizia sulle frottole raccontate dall’Abi per oltre un ventennio, dimostrando che i conti correnti italiani sono più cari del doppio e del triplo della media europea, che il costo del denaro su mutui e prestiti personali sono più onerosi, che la vessatorietà dei contratti hanno avuto numerose censure da parte dei Tribunali. Anche oggi l’Abi afferma che da giugno 2006 a maggio 2007,i correntisti avrebbero addirittura guadagnato dai tassi sui conti correnti, dato che :”l'aggiustamento attuato, in seguito alla variazione della politica monetaria della Bce, sia stato pressoché identico per i tassi attivi e i passivi,con il risultato che il differenziale tra questi tassi è diminuito di 3 basis point: infatti mentre il tasso applicato sugli scoperti di conto corrente è aumentato di 29 basis point, quello sui depositi è cresciuto di 32. Ciò significa che la clientela bancaria non ha subito alcuna penalizzazione in conseguenza dell'incremento dei tassi di policy” . I consumatori cioè,che hanno il loro conto corrente bancario regolato al tasso dello 0,00125 dovrebbero ringraziare la magnanimità delle banche, a dar retta alle frottole dell’ABI. Ma è ancora più sconcertante lo “spread” sui mutui più cari di un 1,03 punti percentuali rispetto alla media europea (Fonte:Bankitalia,e che porta un cittadino italiano a sborsare 27.700 euro in più su un mutuo di 100.000 euro di durata ventennale, rispetto ad un francese,tedesco,olandese o spagnolo), che non avrebbe subito alcun cambiamento di rilievo, attestandosi tra le diverse tipologie di mutui offerti sul mercato in un margine che va da meno 0,08 a 0,03 punti percentuali. Basta andare a verificare i tassi sui mutui e prestiti rilevati in base alla legge 108-1996 (legge antiusura), non dall’Adusbef,ma dal Ministero del Tesoro e della Banca d’Italia, per sbugiardare ancora una volta un’Abi dalla incredibile faccia tosta, che continua a coprire,usi,abusi,soprusi, malefatte e quotidiane vessazioni bancarie a danno dei consumatori. Al 30 giugno 2006 i mutui a tasso variabile (il 91 per cento di tutti i mutui,contro il 9% dei tassi fissi) era pari ad una media del 4,16 % (nel dicembre 2005 la media dei tassi sui mutui a tasso variabile,era pari al 3,82 per cento,con tassi soglia fissati al 5,73%, mentre i prestiti contro la cessione del quinto dello stipendio sotto i 5.000 euro,erano fissati al tasso del 20,09 per cento,con tassi soglia fissati al 30,135%); nel settembre 2006 i mutui a tasso variabile,erano pari al 4,42 per cento,ed i prestiti contro la cessione del quinto pari al 20,08 %; nel dicembre 2006,i tassi sui mutui erano pari al 4,77% e la cessione del quinto al 19,85%; nel giugno 2007 i tassi sui mutui erano saliti al 5,580 per cento; mentre la cessione del quinto era scesa al tasso del 17,350%. In un anno i mutui a tasso variabile (la maggioranza di tutti i mutui per i cattivi consigli delle banche e che ha già portato milioni di famiglie a rischio di insolvenza),hanno subito un incremento inconfutabile (Fonte Bankitalia -Tesoro: tassi soglia usura rilevati in base alla legge 108/96) dell’ 1,42 per cento, con un gravame di rata media per i mutuatari di ben 170 euro al mese,2.040 euro l’anno. Questi sono i dati,mentre le bugie dell’Abi,come al solito,hanno le gambe corte e non possono più essere tollerate, dal popolo vessato dei consumatori. Adoc,Adusbef,Codacons,Federconsumatori Roma,27.7.200727/07/2007
Documento n.6730