A PERUGIA E’ INIZIATA LA DERATTIZZAZIONE NELLA TELEFONIA.

in Comunicati stampa
COMUNICATO STAMPA A PERUGIA E’ INIZIATA LA DERATTIZZAZIONE NELLA TELEFONIA. SE SI SVEGLIA IL PAESE DEI CAMPANELLI. Da dieci anni Adusbef denuncia le condotte illegittime adottate da gente di pochi scrupoli nell’ambito della telefonia. Periodicamente ci siamo dovuti battere per denunciare ed eliminare le costose “anomalie” derivanti da numerazioni definite a valore aggiunto, causa di bollette catastrofiche. Ma né un legislatore accomodante, né una Authority comprensiva sono mai riusciti a sradicare questa malapianta e forse non hanno voluto; tanto meno chi offre il servizio: i rischi derivanti dall’assenza di ogni sicurezza nelle apparecchiature è addossata all’abbonato (si pensi alla violabilità delle centraline). L’efficiente inefficacia di autorità e azienda telefonica ha convinto Adusbef a ricorrere direttamente al potere giudiziario: l’ultima nostra iniziativa ha suggerito – tramite fac simile - alle decine di migliaia di cittadini colpiti dalle bollette truffaldine, a rivolgersi alla Magistratura, in qualità di utenti di un servizio di telefonia senza alcun presidio di sicurezza predisposto dal gestore. Alla nostra associazione sono pervenute (per conoscenza) circa 20.000 di quelle denunce inoltrate da utenti colpiti da addebiti illegittimi, indice della massività del fenomeno. A chi ci accusa di essere ottusi giustizialisti chiediamo di proporre soluzioni alternative. L’ azione di Adusbef ha quindi contribuito a predisporre il terreno alla bonifica appena iniziata da Magistratura e Polizia postale nel perugino. Auspichiamo che tale azione di derattizzazione non si arresti ma che si renda responsabile chi offre in monopolio un servizio senza investire un centesimo nelle necessarie protezioni a garanzia della qualità della sua offerta. E’, infatti, da considerare che senza potenti complicità operative e/o collusioni quelle truffe non si sarebbero mai potute realizzare. Adusbef chiede fermamente che le Autorità preposte obblighino la Telecom a riaccreditare senza indugio le somme illecitamente addebitate ad ignari utenti ed a porre in essere tutti gli strumenti in grado di impedire il reiterarsi delle truffe. Il Presidente Elio Lannutti Roma, 14-12-2006

14/12/2006

Documento n.3744

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