VEDI VADUZ E POI PAGA – L'OFFENSIVA TREMONTI TREMENS SULLA MITICA LISTA DI EVASORI ECCELLENTI COMPRATA DAI SERVIZI TEDESCHI DA BANCHE LIECHTNSTEIN

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VEDI VADUZ E POI PAGA (AL FISCO) – L'OFFENSIVA TREMONTI TREMENS SULLA MITICA LISTA DI EVASORI ECCELLENTI COMPRATA DAI SERVIZI TEDESCHI DALLA BANCHE DEL LIECHTENSTEIN: CHIESTI 240 MLN – MENTRE IN ITALIA, CHI RUBA AL FISCO, NON VA IN GALERA, IN GERMANIA SI “COSTITUISCONO” 1.800 EVASORI per evitare la prigione... Walter Galbiati per "la Repubblica" Un bottino di 30 milioni di euro. È questa la somma che la "Lista Vaduz" ha già portato nelle casse dello Stato. Un bottino che potrebbe salire fino a 240 milioni che è poi quanto contestato finora a 120 dei 156 presunti evasori italiani contenuti nel documento che i servizi segreti tedeschi avevano comprato dalla banca del Liechtenstein, Lgt. «Le entrate potrebbero lievitare ancora perché molte partite grosse sono ancora aperte», ha spiegato il numero due dell'Accertamento dell'Agenzia delle Entrate, Rossella Orlandi. E le più importanti sono quelle legate a nomi celebri come Carlo Sama (ex amministratore delegato di Montedison), la moglie Alessandra Ferruzzi, la cantante Milva, Vito Bonsignore (l'esponente politico ex Udc ora Pdl), il senatore Luigi Grillo (anche lui Pdl) e la famiglia Menarini, proprietari di una delle più importanti aziende farmaceutiche italiane.«Stiamo lavorando alacrementee fortemente», ha aggiunto il direttore aggiunto dell'accertamento, Rossella Orlandi. La lista Vaduz è stato un materiale prezioso come notizia di reato. Ed è diventata utilizzabile quando l'Agenzia delle Entrate l'ha trasformata in un accertamento o quando le procure l'hanno arricchita con rogatorie o indagini vere e proprie. Laddove è rimasta un elenco nudo e crudo sono arrivate le archiviazioni. A Milano, per esempio, i pm Sandro Raimondi e Letizia Mannella che hanno seguito dal punto di vista penale oltre 200 vicende, tra cui anche quelli della Lista Vaduz, hanno archiviato soprattutto i casi prescritti, quelli dei contribuenti morti, quelli non identificati o quelli di cui avevano in mano solo un numero di conto corrente. Per il resto le indagini stanno proseguendo. L'importanza poi dell'affiancamento dell'indagine penale a quella del Fisco non è di poco conto, perché raddoppia i tempi di prescrizione che nei casi in cui non è stata presentata la dichiarazione salgono da 5 a 10 anni e in quelli in cui è stata presentata (ma non correttamente) li portano da 4 a 8. E l'Agenzia delle Entrate sostiene che il raddoppio dei tempi vale anche nei casi di archiviazione, basta che sussista l'obbligo per il Fisco di segnalazione alle Autorità giudiziarie. L'offensiva contro l'evasione, quindi, non sembra arretrare. Proprio ieri, dopo i controlli sulle banche svizzere e quelle austriache, l'Agenzia delle Entrate e la Guardia di Finanza hanno mobilitato i propri ispettori per un blitz che li ha portati all'alba in 68 filiali di banche slovene con sede in Italia. I controlli sono scattati in 11 comuni del Nord, da Milano a Cividale del Friuli, per fare un check up sull'obbligo di comunicare i nomi dei clienti alla «Anagrafe dei conti correnti», cioè all'archivio che contiene i rapporti intrattenuti tra l'istituto di credito e la propria clientela (i conti correnti e i depositi), le operazione fatte al di fuori dei conti correnti (le «extra conto») e i rapporti con persone diverse dai titolari dei conti (le procure e le deleghe) GERMANIA: IL FISCO FA PAURA, SI 'COSTITUISCONO' 1.800 EVASORI... (Agi/Reuters) - In Germania almeno 1.800 evasori fiscali si sono autodenunciati alle autorita' nel corso delle ultime due settimane per evitare la prigione. Gli evasori si sono 'costituiti' dopo la decisione del governo tedesco di acquistare la lista segreta con i nomi di possibili evasori, titolari di conti in Svizzera Nel solo stato sud-occidentale di Baden-Wuerttemberg negli ultimi dieci giorni 566 persone hanno confessato di evadere le tasse per un totale di 85 milioni di euro, mentre a Berlino si sono autodenunciati in 177.

18/02/2010

Documento n.8483

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