TREMONTI GELIDO CON DRAGHI ,LA SUA CANDIDATURA ALLA BCE SPACCA IL GOVERNO. DRAGHI CORRESPONSABILE CRISI! ADUSBEF CON 3MONTI

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TREMONTI GELIDO CON DRAGHI - LA CANDIDATURA DEL NUMERO UNO DI BANKITALIA ALLA BCE SPACCA IL GOVERNO - FRATTINI E SACCONI SPONSORIZZANO SUPERMARIO - MA GIULIETTO STA ZITTO E INDIRETTAMENTE LO BASTONA: SE LE REGOLE ANTICRISI LE FANNO I BANCHIERI, PREPARIAMOCI A UN ALTRO TSUNAMI FINANZIARIO - LA CORSA ALL'EUROTOWER SI TRASFORMA NELL'ENNESIMO DUELLO TRA MINISTRO E GOVERNATORE...www.dagospia.it Francesco De Dominicis per "Libero" Dal diretto interessato nessun accenno alla possibile candidatura alla presidenza della Bce. Mario Draghi non parla del suo possibile trasloco a Francoforte. Il governatore della Banca d'Italia evita sistematicamente il dossier. E sceglie la strada del silenzio anche colui che viene indicato come il principale concorrente di Draghi per conquistare la poltrona più alta dell'Eurotower, Axel Weber, numero uno della Bundesbank. Manca ancora tempo per rinnovare la guida della Banca centrale europea, anche se di fatto la partita per il dopo-Trichet è già aperta. «Noi abbiamo detto che se ci sono candidati italiani li sosterremo, anche se non è una decisione che prendono i governi», ha detto ieri il ministro degli affari esteri, Franco Frattini. La sponsorizzazione del responsabile della Farnesina segue di pochi giorni quella di Maurizio Sacconi, titolare del Welfare. Pezzi da novanta del governo, insomma, si spendono per l'inquilino di palazzo Koch. La candidatura di Draghi però sembra trovare una certa freddezza a via Venti Settembre. Il ministro dell'Economia, sulla carta, è il più titolato a esprimere un parere sul vertice della Bce. E più di qualcuno traduce il silenzio di Giulio Tremonti come l'ennesimo segnale di tensione con via Nazionale. Draghi e TremontiTremonti, probabilmente, entrerà in gioco per l'Eurogruppo l'anno prossimo. A febbraio l'organismo del Vecchio continente - che riunisce i ministri dei paesi che hanno adottato la moneta unica - dovrà scegliere chi sostituirà il greco Luca Papademos alla vicepresidenza. I due principali candidati sono il lussemburghese Yves Mersch e il portoghese Vitor Constancio. La scelta dell'uno o dell'altro potrà determinare quella per la poltrona più alta, da rinnovare nel 2011. E in attesa dell'assalto finale, Tremonti ieri è tornato a stuzzicare il gotha dei banchieri. Un attacco, quello del ministro, che taluni hanno interpretato come una frecciata indiretta allo stesso Draghi. «Se la soluzione la trovano i banchieri che si autoregolano con una soft regulation, si prepara solo la prossima crisi» ha affermato Tremonti ribadendo come debbano essere la politica e i governi a scrivere le nuove regole «sotto la forma di un nuovo trattato» che passi per i parlamenti. «Il tentativo della soft regulation - spiega Tremonti - è quello di aggirare il problema in attesa che l'ordine del mercato riprenda come prima». Il ministro ha quindi ricordato le iniziative dell'Italia per un global legal standard e quella da sviluppare insieme all'Ocse. Nessun accenno, invece, da parte di Tremonti ai lavori del Financial stability board guidato dal governatore di Bankitalia. Che giusto ieri, da Bruxelles dove è intervenuto proprio in veste di presidente dell'Fsb, ha illustrato la ricetta anticrisi. Le nuove regole europee sui requisiti di capitale delle banche, ha detto Draghi, saranno graduali e non uccideranno la ripresa. Il giorno dopo aver invitato gli istituti italiani a rafforzare il proprio patrimonio per prepararsi a nuove e più stringenti regole, Draghi, insomma, ha ripetuto l''nvito a livello europeo: «Dobbiamo rendere il sistema più resistente», in grado di «ridurre la probabilità e la portata» di eventuali nuove crisi, spiega davanti alla platea degli eurodeputati. Sottolineando come la parola d'ordine deve essere «meno debito, più capitale» Il governatore, poi, ha promosso la riforma Ue della vigilanza, con un auspicio: che gli allarmi sui rischi sistemici in futuro possano effettivamente trasformarsi in azione concreta per evitare nuove crisi.

28/01/2010

Documento n.8450

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