Senayto. Interrogazione di Elio Lannutti su Club Bilderberg

in Articoli e studi
LANNUTTI - Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro dell'economia e delle finanze - Premesso che: il gruppo Bilderberg (detto anche conferenza o club Bilderberg) è un incontro annuale per inviti, non ufficiale, di circa 130 partecipanti, la maggior parte dei quali sono personalità influenti in campo economico, politico e bancario. I partecipanti trattano una grande varietà di temi globali, economici, militari e politici; il gruppo si riunisce annualmente in hotel o resort di lusso in varie parti del mondo, normalmente in Europa, e una volta ogni quattro anni negli Stati Uniti o in Canada. Ha un ufficio a Leida nei Paesi Bassi; le discussioni che si svolgono durante queste conferenze non sono mai registrate o riportate all'esterno e pertanto questi incontri sono stati oggetto di critiche ed anche di varie teorie del complotto. Il gruppo Bilderberg è stato a lungo sospettato, da alcuni, di essere una società segreta di tipo massonico; il gruppo Bilderberg nasce nel 1952, ma prende questo nome solo nel 1954, quando il 29 maggio un gran numero di politici e uomini d'affari si riunì a Oosterbeek, in Olanda, all'hotel Bilderberg, da cui il nome di questa organizzazione. Da allora le riunioni sono state ripetute una o due volte all'anno. Un elenco parziale dei suoi membri è: Sofia di Grecia, Bernard Kouchner, David Rockefeller, Bernardo d'Olanda, Étienne Davignon (ex commissario europeo), Carlo d'Inghilterra, Juan Carlos di Spagna, Beatrice d'Olanda, Henry Kissinger; molti partecipanti al gruppo Bilderberg sono Capi di Stato, Ministri del tesoro e altri politici dell'Unione europea, ma prevalentemente i membri sono esponenti di spicco dell'alta finanza europea e anglo-americana. I partecipanti si distinguono in diverse categorie, ma principalmente in due: coloro che sono membri permanenti dell'organizzazione e coloro che possono essere invitati come spettatori o relatori. Tra i relatori ricorrenti ci sono alcuni giornalisti dell'"Economist"; nel maggio 2000, il gruppo Bilderberg è stato definito, durante una discussione al Parlamento europeo, quale "gruppo di riflessione politica di tendenze decisamente conservatrici"; l'ultimo incontro del 2010 ha avuto luogo dal 3 al 6 giugno a Sitges in Spagna e tra i partecipanti ci sarebbero stati alcuni esponenti italiani illustri quali Franco Bernabè, amministratore delegato di Telecom Italia, ex presidente dell'Eni; Fulvio Conti, numero uno dell'Enel; John Elkann, presidente della Fiat; Mario Monti, presidente dell'università Bocconi e, in passato, commissario della UE; Tommaso Padoa Schioppa, ex Ministro dell'economia; Gianfelice Rocca, presidente di Techint; Paolo Scaroni, amministratore delegato dell'Eni; considerato che: il Bilderberg opera nel segreto assoluto e per 50 anni non si è saputo nemmeno che esistesse. Solo di recente ha aperto un sito realizzato in grande economia e che dice di fatto pochissimo. Non si conoscono le sue finalità, i suoi membri, curiosamente, non vantano l'appartenenza al gruppo nei curriculavitae. Quando il club si riunisce in seduta plenaria ai giornalisti non è permesso avvicinarsi; tra i promotori del gruppo Bilderberg ci sono Bernhard van Lippe-Biesterfeld, presidente del Bilderberg fino a quando nel 1976 diede le dimissioni per lo scandalo di una tangente da 1,1 milioni di dollari dalla Lockheed Corporation per la vendita di aerei caccia all'aviazione olandese; Joseph Retinger, economista polacco, il quale fu tra i fondatori e segretario generale fino al 1952 dell'United european movement presieduto da Winston Churchill e finanziato dall'ACUE (American Committee for United Europe); a molti membri è consentito di non apparire in alcun modo, nemmeno nei documenti interni. Arrivano, partecipano ma della loro presenza non rimane traccia. Ad esempio, secondo fonti ad avviso dell'interrogante credibili, nel 2008 i più alti esponenti del Governo statunitense parteciparono al summit che si svolse a Chantily, in Virginia; ma negli elenchi i loro nomi non appaiono. Così è molto probabile che molti altri personaggi abbiano partecipato al vertice in Spagna. Secondo liste informali ci sarebbero stati anche Mario Draghi, Domenico Siniscalco e Romano Prodi, che comunque sarebbero stati invitati; come riferisce l'inviato Charlie Skelton, l'ex segretario della Nato, Willy Claes, membro del Bilderberg negli anni '90, "ogni partecipante riceve un documento e si ritiene che i membri lo usino per determinare le politiche nelle rispettive aree di influenza"; le misure di sicurezza usate durante gli incontri sono state imponenti, e tutta la zona è stata presidiata. Alex Jones, impegnato a girare un documentario sul gruppo Bilderberg, è stato identificato e arrestato dalla polizia appena sbarcato all'aeroporto di Ottawa, rilasciato solo dopo interrogatorio. James Tucker sostiene che al meeting ci sia stata una forte frattura fra la compagine americana favorevole alla guerra in Iran e la fazione europea che invece era contraria alla soluzione militare; alla riunione del 2006, nonché a quella svolta tra il 31 maggio ed il 3 giugno 2007 ad Istanbul (Turchia), hanno partecipato, tra gli altri, gli italiani: Franco Bernabè, amministratore delegato di Telecom Italia, John Elkann, vice presidente di Fiat SpA, Mario Monti, presidente dell'università Luigi Bocconi, Tommaso Padoa Schioppa, Ministro dell'economia, Paolo Scaroni, attuale amministratore delegato dell'Eni SpA, Giulio Tremonti, fra l'altro allora vice presidente della Camera dei deputati; a quanto risulta all'interrogante, il gruppo ha svolto i seguenti incontri: 29-31 maggio 1954: Oosterbeek, Olanda; 18-20 marzo 1955: Barbizon, Francia; 23-25 settembre 1955: Garmisch-Partenkirchen, Germania dell'Ovest; 11-13 maggio 1956: Fredensborg, Danimarca; 15-17 febbraio 1957: St Simons Island, Georgia, USA; 4-6 ottobre 1957: Fiuggi, Italia; 13-15 settembre 1958: Buxton, Inghilterra; 18-20 settembre 1959: Yesilköy, Turchia; 28-29 maggio 1960: Bürgenstock, Svizzera; 21-23 aprile 1961: St Castin, Canada; 18-20 maggio 1962: Saltsjöbaden, Svezia; 29-31 maggio 1963: Cannes, Francia; 20-22 marzo 1964: Williamsburg, Virginia, USA; 2-4 aprile 1965: Villa d'Este, Italia; 25-27 marzo 1966: Wiesbaden, Germania dell'Ovest; 31 marzo-2 aprile 1967: Cambridge, Inghilterra; 26-28 aprile 1968: Mont Tremblant, Canada; 9-11 maggio 1969: Marienlyst, Danimarca; 17-19 aprile 1970: Bad Ragaz, Svizzera: 23-25 aprile 1971: Woodstock, Vermont, USA; 21-23 aprile 1972: Knokke, Belgio; 11-13 maggio 1973: Saltsjöbaden, Svezia; 19-21 aprile 1974: Megève, Francia; 25-27 aprile 1975: Çesme, Turchia; 22-24 aprile 1977 (nel 1976 non ci fu alcuna conferenza poiché il principe Bernhard fu coinvolto nello scandalo Lockheed): Torquay, Inghilterra; 21-23 aprile 1978: Princeton, New Jersey, USA; 27-29 aprile 1979: Baden, Austria; 18-20 aprile 1980: Aachen, Germania dell'Ovest; 15-17 maggio 1981: Bürgenstock, Svizzera; 14-16 maggio 1982: Sandefjord, Norvegia; 13-15 maggio 1983: Montebello, Canada; 11-13 maggio 1984: Saltsjöbaden, Svezia; 10-12 maggio 1985: Rye Brook, New York, USA; 25-27 aprile 1986: Gleneagles, Scozia; 24-26 aprile 1987: Villa d'Este, Italia; 3-5 giugno 1988: Telfs-Buchen, Austria; 12-14 maggio 1989: La Toja, Spagna; 11-13 maggio 1990: Glen Cove, New York, USA; 6-9 giugno 1991: Baden-Baden, Germania; 21-24 maggio 1992: Evian-les-Bains, Francia; 22-25 giugno 1993: Atene, Grecia; 3-5 giugno 1994: Helsinki, Finlandia; 8-11 giugno 1995: Zurigo, Svizzera; 30 maggio-1º giugno 1996: Toronto, Canada; 12-15 giugno 1997: Lake Lanier, Georgia, USA; 14-17 maggio 1998: Turnberry, Ayrshire, Scozia; 3-6 giugno 1999: Sintra, Portogallo; 1°-4 giugno 2000: Genval, Bruxelles, Belgio; 24-27 maggio 2001: Gothenburg, Svezia; 30 maggio-2 giugno 2002: Chantilly, Virginia, USA; 15-18 maggio 2003: Versailles, Parigi, Francia; 3-6 giugno 2004: Stresa, Italia; 5-8 maggio 2005: Rottach-Egern, Monaco, Germania; 8-11 giugno 2006: Ottawa, Canada; 31 maggio-3 giugno 2007: Istanbul, Turchia; 5-8 giugno 2008: Chantilly, Virginia, USA; 14-16 maggio 2009: Atene, Grecia; dall'articolo pubblicato su "La Voce delle Voci" il 5 luglio 2010 si apprende che il gruppo Bilderberg avrebbe avuto un ruolo determinante «dalle sciagure "avvertimento", come quella di Smolensk, alla pianificazione degli eventi mediatici destinati a deviare l'attenzione dell'opinione pubblica mondiale». Inoltre che il gruppo, attualmente, avrebbe «due progetti nell'armiere: l'eliminazione di Barack Obama ed il progressivo impoverimento del ceto medio, "reo" di voler contestare le scelte delle élites finanziarie sulle sorti del mondo»; in particolare l'articolo citato, sull'appuntamento 2010 «che si è tenuto dal 3 al 6 giugno nel sontuoso Hotel Dulces a Sitges, località turistica poco distante da Barcellona», riferisce che «i leader dei colossi editoriali erano numerosi e tutti molto influenti: cominciamo proprio da un italiano, l'amministratore delegato Telecom Franco Bernabè. Con lui, l'AD di Europe 1, il francese Alexandre Bompard, l'editore dell'austriaco Der Standard Oscar Bronner, il numero uno della Washington Post Company Donald Graham. E ancora, John Micklethwait, editore dell'Economist, Matthias Nass, delegato dalla propietà di Die Zeit, Denis Oliviennes a nome dell'azionariato de Le Nouvel Observateur, Martin Wolf, editore associato ed analista del Financial Times, oltre a Vendeline Bredow ed Edward McBride, corrispondenti dell'Economist ed unici due giornalisti ammessi, ma solo per una sorta di ufficio stampa del summit»; l'articolo continua ponendo l'accento sulla conseguente «copertura dell'informazione a prova di bomba» che ha caratterizzato l'evento insieme alle pesanti blindature per i varchi terrestri ed aerei della location per l'intera durata dei tre giorni. «Fra gli altri italiani - assente per impegni governativi l'altrimenti assiduo Giulio Tremonti - c'erano gli immancabili Romano Prodi, Tommaso Padoa Schioppa (quest'ultimo elencato fra gli ospiti ufficiali in veste di presidente di Notre Europe, aderente alla UE, ma in realtà reso ancor più influente dalla recente investitura al vertice della finanziaria d'affari sovranazionale Promontory); e poi John Elkan e il governatore di Bankitalia Mario Draghi, altro habitué dei Bilderberg. Le uniche indiscrezioni riguardanti i punti strategici sul tappeto quest'anno filtrano attraverso Charles Skelton del Guardian, una vita alle calcagna dei padroni occulti del potere. In estrema sintesi, fra gli obiettivi da annientare ci sarebbero ora tutti gli appartenenti alla middle class, che gli oligarchi considerano "una minaccia" ai loro ordini del giorno, anche per le nuove consapevolezze diffuse proprio in questo ceto attraverso la rete. A maggio, nel corso del Consiglio per le Relazioni Estere a Montreal, uno fra i "padri" di Bilderberg, Zbigniew Brzezinski, aveva messo in guardia i partner dai pericoli del "risveglio politico globale", autentico ostacolo per i fautori del governo mondiale»; Skelton, inoltre, a quanto si legge nell'articolo, ribadisce che «"Attraverso la promessa "di una rivoluzione postindustriale", alleata con "un'economia verde" (...) in realtà risulteranno paralizzate le economie una volta prospere e la popolazione mondiale diventerà povera al punto che la principale preoccupazione non sarà più quella di protestare contro la riunione di 200 elitari presso una località di villeggiatura di lusso, ma quella di come arrivare alla fine del mese". Altro scopo che può decisamente dirsi già a buon punto. Il 3 giugno scorso, dinanzi al Parlamento europeo, lo storico Daniel Estulin è stato ancor più esplicito: "L'idea dietro ognuna di queste riunioni Bilderberg è di creare quello che loro stessi chiamano "L'aristocrazia del proposito", sul modo migliore per gestire il pianeta tra le élite dell'Europa e del Nord America". In altre parole, "la creazione di una rete di enormi cartelli, più potente di qualsiasi nazione sulla Terra, destinata a controllare i bisogni vitali del resto dell'umanità, ovviamente dal loro punto di vista privilegiato, per il bene di noi tutti, la classe inferiore o "The Great Unwashed", come loro ci definiscono"»; considerato infine che, ad avviso dell'interrogante, la partecipazione di Mario Draghi ai vertici di Bilderberg, che spesso decide la destabilizzazione dell'ordine monetario e delle finanze, è incompatibile con la carica di governatore della Banca d'Italia, si chiede di sapere: se il Governo non intenda, vista la partecipazione agli incontri del gruppo Bilderberg di Ministri ed esponenti dei vertici di aziende pubbliche italiane, favorire, nelle opportune sedi, la massima trasparenza delle riunioni considerato che la riservatezza maniacale alimenta il sospetto e il mistero in democrazia è malsano; se risulti al Governo che, come evidenziato dallo storico Daniel Estulin, l'intenzione del gruppo Bilderberg sarebbe quella di creare "l'aristocrazia del proposito" destinata a controllare i bisogni vitali del resto dell'umanità, ovviamente dal loro punto di vista privilegiato; poiché in maggio, nel corso del Consiglio per le relazioni estere a Montreal, uno fra i "padri" di Bilderberg, Zbigniew Brzezinski, aveva messo in guardia i partner dai pericoli del «risveglio politico globale», autentico ostacolo per i fautori del governo mondiale, se risulti che tra gli obiettivi da annientare ora sono compresi tutti gli appartenenti alla middle class, che gli oligarchi considerano «una minaccia» ai loro ordini del giorno, anche per la nuova consapevolezza diffusa proprio in questo ceto attraverso la rete; se negli incontri riservati non vengano decisi anche i rapporti di affari tra i banchieri, i governatori delle banche centrali e i "capitani di industria" ed i "vari faccendieri" che possono così effettuare allegre speculazioni. (4-04265)

10/06/2011

Documento n.8959

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