Intervento di E. Lannutti sui derivati
Legislatura 16ª – Aula – Resoconto stenografico della seduta n. 728 del 23/05/2012
Per lo svolgimento di un’interpellanza
LANNUTTI (IdV). Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
LANNUTTI (IdV). Signora Presidente, la ringrazio per avermi dato la parola anche se ho chiesto solo ora di intervenire.
Torno a sollecitare le risposte del Governo ad una serie di atti di sindacato ispettivo, ultima l’interpellanza 2-00468 riguardante lo scandalo planetario dei prodotti finanziari derivati, vere e proprie armi di distruzione di massa delle democrazie e della sovranità popolare.
I banchieri speculatori, collusi con le autorità vigilanti come FED, BCE e Bankitalia, continuano ad emettere montagne di derivati per una somma pari a 650 trilioni di dollari, 12 volte il PIL del mondo che misura il sudore degli uomini. Le conseguenze sono perdite rilevanti su queste scommesse, così come è accaduto alla JP Morgan che non si sa bene se abbia perso tre o dieci miliardi di dollari, soldi che vengono poi ripianati dai Governi tramite le tasse dei contribuenti.
Questa cricca mafio-massonica composta da banchieri centrali, fondi, agenzie di rating, oltre a decidere sui destini del mondo, decide di far reprimere con i manganelli quelle manifestazioni pacifiche che da oltre un anno si svolgono in ogni parte del globo: sono giovani che protestano contro l’1 per cento della popolazione che ruba il futuro al restante 99 per cento che non ne può più di subire.
Signora Presidente, ricordo che avrò presentato 40 o 50 atti di sindacato ispettivo per i quali, così come è accaduto al senatore Amato, non ho ricevuto alcuna risposta.
Ogni giorno vengono manipolati i mercati su piattaforme opache tramite i meccanismi ad alta frequenza HFT e chi paga poi è sempre il povero risparmiatore.
Ricordo che i prodotti derivati sono anche in pancia agli enti locali sui quali, fortunatamente, alcune procure della Repubblica stanno indagando. Si parla di 66,5 miliardi di euro.
Voglio anche ricordare che il signor Mario Draghi, Presidente della BCE, quando è stato direttore generale del Tesoro ha cominciato a sottoscrivere prodotti derivati per circa 160 miliardi che sono in pancia al Tesoro; tra l’altro, sono stati anche rimborsati oltre tre miliardi in maniera più o meno clientelare.
Signora Presidente, davvero è arrivato il momento in cui questo Governo tecnico risponda agli atti di sindacato ispettivo, anche perché il 31 maggio di ogni anno si celebra a Palazzo Koch, via Nazionale 91, a Roma, la messa cantata della Banca d’Italia. Una Banca d’Italia collusa con i banchieri non serve a nessuno. La BCE ha erogato all’Italia un prestito triennale di 270 miliardi di euro ad un tasso dell’1 per cento. Le famiglie sono strozzate, la gente si deve impiccare, si compiono gesti estremi, suicidi, e questi personaggi fanno utili trimestrali con i prestiti della BCE.
Signora Presidente, la ringrazio ancora per avermi dato la parola. L’Italia dei Valori partecipa da molti anni alla manifestazione che si svolge il 31 maggio davanti la Banca d’Italia; a suo tempo siamo stati anche picchiati dalla polizia, nonostante manifestassimo pacificamente contro l’ex governatore Draghi. Ci siamo presi le botte. Annuncio che quest’anno ho invitato anche Beppe Grillo alla manifestazione. Mi auguro che possa venire perché bisogna scardinare questo potere ottuso di Palazzo Koch e della Banca d’Italia.
Chiunque è invitato a venire. La gente non ne può più della collusione con le banche e con i banchieri.
PRESIDENTE. Senatore Lannutti, anche per lei solleciteremo qualche risposta da parte del Governo.
23/05/2012
Documento n.9196