GOVERNO,OVVERO PALAZZO GRAZIOLI, LA MERCHANT BANK DOVE SI PARLA LIBICO

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UN TEMPO SI MALIGNÒ SU D’ALEMA E LA “MERCHANT BANK DI PALAZZO CHIGI, L´UNICA DOVE NON SI PARLA INGLESE”. ORA È PEGGIO: SIAMO ALLA “MERCHANT BANK DI PALAZZO GRAZIOLI”, L´UNICA DOVE SI PARLA LIBICO – LA FISSA DEL CAV: L’OPERAZIONE MEDIASET-TELECOM… Massimo Giannini per La Repubblica «Sono allibito. Se avessimo fatto noi una cosa del genere chissà cosa avrebbero detto... Stanno dimostrando la loro vera natura: intervengono nelle scelte di società private... ». Provate a indovinare chi pronunciò sdegnato questo anatema contro il governo Prodi, colpevole di aver concepito il famigerato Piano Rovati su un possibile scorporo della rete da Telecom Italia? Silvio Berlusconi, naturalmente, come riferiscono i giornali dell´ormai lontano 15 settembre 2006. Parole sante, quelle del Cavaliere che allora, da leader dell´opposizione, era un sincero liberista. Adesso che ha cambiato mestiere, ed è tornato a guidare il governo, il premier si è trasformato in un convinto statalista. Sta facendo molto più di quello che fece Prodi. La differenza è che il Professore diede corda ufficiosa all´amico Angelone, ribattezzato da Tremonti il «colosso di Prodi». Il Cavaliere, invece, manda avanti le sue truppe ufficiali. L´improbabile convegno organizzato da Forza Italia, con il coordinatore azzurro Pierluigi Borghini che formalizza la proposta di separare la rete fissa da Telecom affidandola a una società mista pubblico-privata, è un grottesco esercizio di Gosplan sovietico. Altro che «interventi keynesiani», come li definisce con un gentile eufemismo Bernabè. Ma non è tutto. Dietro le quinte, il Cavaliere trama anche di suo. Durante il vertice di giovedì scorso a Palazzo Grazioli, insieme a Geronzi, Nagel, Tarak Ben Ammar e una delegazione di ministri e finanzieri libici, ha parlato a lungo del dossier Telecom, oltre che di Eni e di Generali. Il colosso delle telecomunicazioni è a rischio italianità: i pacchetti azionari di Benetton e Pirelli, prima o poi, rischiano di finire agli spagnoli di Telefonica. È in questo contesto che prende corpo l´ipotesi di uno scorporo della rete, e la creazione di una Newco nella quale entrano la Cassa depositi e prestiti, qualche fondo vicino al colonnello Gheddafi e tutti i maggiori operatori di tlc e di tv, ovviamente Mediaset compresa. Questo è uno scandalo vero. Infinitamente più grande di quello denunciato ai tempi del governo unionista. Intanto, se quella dei libici è una visita di Stato, si fa a Palazzo Chigi, sede ufficiale del governo, e non nella casa privata del premier. Se invece è una visita di cortesia, allora si parla di sport e di donne, non di affari e politica. E poi non solo si interviene «nelle scelte di società private», imponendo alla Telecom di cedere la rete, che oggi costituisce all´incirca il 70% del suo ebitda. Ma nell´operazione si mette in campo l´azienda del presidente del Consiglio, che rende ancora una volta manifesto il suo colossale conflitto di interessi. Un tempo si malignò sulla «merchant bank di Palazzo Chigi», l´unica dove non si parla inglese. Ora è peggio: siamo alla «merchant bank di Palazzo Grazioli», l´unica dove si parla libico.

16/02/2009

Documento n.7759

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