ELEZIONI REGIONALI: L'AVV.SSA MARISA COSTELLI,PRESIDENTE ADUSBEF LOMBARDIA, CANDIDATA ALLE ELEZIONI REGIONALI A MILANO

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Marisa Franca Costelli candidata nella circoscrizione di Milano 'IdV' punta su una donna nella corsa elettorale della regione Lombardia. 'MW' l'ha incontrata 03/03/2010 - Italia dei Valori alle prossime regionali.... Con chi l’alleanza? "All’ultimo Congresso di Idv a Roma è stata confermata l’alleanza con il PD di Bersani. Così succederà in Lombardia. Del resto è già accaduto anche nel corso delle ultime provinciali, quando ci siamo alleati con Penati. Lo scopo della nostra alleanza non è solo creare uno sbarramento per la destra di Berlusconi alle Regionali, ma anche consolidare le comuni convinzioni di democrazia." E nelle altre regioni italiane chiamate alle urne? "Idv e il Pd hanno raggiunto un'intesa in 12 delle 13 regioni in cui si voterà a marzo, ovviamente in ogni regione ci sono delle caratteristiche particolari che giustificano programmi e strategie diversificate. Tutti i programmi comunque sono mirati a contrastare la criminalità organizzata e il clientelismo locale. In Calabria, Idv correrà da sola perché c’è ancora molto da lavorare per costruire larghe intese con il Pd; sono sicura però che sarà possibile dare anche a questa bella terra la speranza di una vera alternativa." Siete d’accordo su tutti i punti esposti da Penati? "Tutti i punti del programma di Penati sono condivisi: attenzione al territorio, all’economia verde per un nuovo sviluppo, alla scuola, ai trasporti. Direi però che nel programma di Idv, un punto particolare è quello relativo alla lotta alla criminalità e alla tutela della legalità in Lombardia. In un sistema di piccole e medie imprese in difficoltà è molto importante contrastare le infiltrazioni mafiose e garantire l’iniziativa privata sana, anche per non perdere altri posti di lavoro." Per le famiglie – l’ex presidente della Provincia – propone di riorganizzare l’Irpef regionale in funzione del carico famigliare per sostenere meglio chi ha più figli. L’Udc parla, invece, di politica della promozione della famiglia. Voi come affrontate la necessità di aiutare i nuclei famigliari più in difficoltà? "Certamente la riorganizzazione dell’Irpef potrebbe essere un metodo sperimentale per sostenere le famiglie più numerose. Però occorre considerare che le famiglie tipiche in Lombardia sono quelle con 1 o 2 figli. Il lombardo e in particolare il popolo milanese è per definizione gran lavoratore, ma oggi anche la classe media ha perso la sicurezza di mantenere inalterato il suo tenore di vita, e anche i progetti per gli studi dei figli sono stati messi in discussione. Molte famiglie fanno fatica a tirare a fine mese e la coperta è corta per tutti, ecco perché è molto importante puntare innanzitutto sulla creazione di posti di lavoro per i giovani: è il lavoro che garantisce la dignità della persona, non l’assistenzialismo." Tra le varie proposte dell’Idv cè anche quella di raddoppiare la cassa integrazione ordinaria da 52 a 104 settimane… "Questa proposta si basa sul fatto che ci vorrà tempo per uscire dalla crisi. Se un capofamiglia perde il lavoro è un fatto grave, se poi come spesso capita lo perdono entrambi i coniugi, per la famiglia è un dramma. L’allungamento della cassa integrazione servirebbe per dare la possibilità alle aziende in crisi di avere più spazio per mantenere le risorse umane in cui ha investito e non impoverire il territorio. Naturalmente occorrono mezzi di contrasto alla perdita dell’occupazione anche per l’agricoltura e la zootecnica, perché il nostro territorio non è fatto solo di fabbriche." Si parla poi di agevolazioni sulla prima casa per le giovani coppie. In che modo si può concretamente esaudire questa richiesta sociale... "Ci sono molte aree dismesse nell’hinterland milanese dove potrebbero essere costruite nuove case destinate a giovani coppie. È importante però che siano garantite le infrastrutture: primi fra tutti asili, scuole, ospedali, collegamenti ferrotranviari leggeri. Anche l’imprenditoria potrebbe essere coinvolta con particolari contratti di credito al consumo, destinati alle giovani coppie con convenzioni speciali per l’acquisto di elettrodomestici e arredi." Legge Bossi-Fini. Dove sta l’errore? "La politica del centrodestra sull’immigrazione è stata un fallimento totale. I dati Eurostat dimostrano che dal 2002, anno di entrata in vigore della legge Bossi-Fini, si è visto un aumento da 0,8 immigrati per 1.000 abitanti a 6 immigrati nel 2002, a 10 nel 2003, rimanendo più o meno costante negli anni successivi. Che vuol dire questo? Che la legge Bossi-Fini, quella voluta dal leader del Carroccio, che sul razzismo e la xenofobia ci ha costruito buona parte della carriera politica, alla prova dei fatti è stata un buco nell’acqua." I recenti disordini in via Padova sono figli della legge suddetta? "Sicuramente sì, ma non solo. Sono stati lasciati troppi spazi per le speculazioni ed è stato ignorato il malcontento denunciato da alcuni comitati di quartiere. Nessun presidio sociale o culturale è stato creato e la zona è stata abbandonata alle bande. Negozianti e passanti erano stati vittime di parecchi episodi di criminalità nei mesi scorsi, ma le autorità comunali si sono dimostrate cieche e superficiali. Come per esempio far passare alcune volanti della polizia di giorno nel quartiere, quando è la sera e la notte che si verifica la maggior parte degli episodi di intolleranza tra bande di diversa etnia." Perché siete contro il nucleare? Dicono, ormai, che gli impianti moderni siano supersicuri.... "La tecnologia nucleare anche se ha fatto innumerevoli passi avanti, rimane sempre troppo pericolosa per l’ambiente e per la salute. Il nucleare è senza via d’uscita, basta un episodio, una leggerezza, e il danno è irreversibile. Il ricordo di Chernobyl dovrebbe essere un monito perpetuo. Pensiamo poi a cosa è successo in questi giorni con il disastro del versamento di tonnellate di idrocarburi e di residui tossici nel Lambro: al di là che sia stato un episodio doloso o colposo, questo ci dimostra ancora una volta che non ci sono mai sistemi impermeabili e sicuri al 100%. Se non vengono utilizzate energie pulite e rinnovabili, c’è sempre un prezzo troppo alto da pagare, specie per le generazioni future." Una capolista alle prossime regionali, sarebbe un evento... "Le liste di Berlusconi sono state 'infarcite' di donne di bella presenza, spesso solo per sfruttare quello che della donna è l’unico aspetto preso in considerazione: l’immagine. La politica è comunque e ovunque ancora troppo permeata di testosterone. Le donne sono intelligenti, perseveranti, pratiche, sagge, ma spesso proprio per la loro innata generosità, restano seconde. La base di Idv si è recentemente espressa con una mozione, chiedendo che il capolista alle elezioni regionali in Lombardia sia una capolista, sia insomma – finalmente – una donna! In ogni caso, le donne saranno una parte importante dell’elettorato lombardo di Idv e sapranno scegliere anche da sole." Cosa succederà se per la quarta volta consecutiva Formigoni vincerà le elezioni regionali? C’è chi parla di attentato alla democrazia... "Formigoni è presidente della Lombardia dal 1995 e non potrebbe ricandidarsi per la 4° volta. Infatti, la legge 165/2004 articolo 2 lo proibisce. Si può essere eletti solo per 2 mandati consecutivi. L'ha riportato il 21 gennaio anche il 'Fatto Quotidiano', ma nessuno ha fatto una piega. Formigoni tira dritto come ha fatto dopo l'avviso di garanzia per l'inquinamento a Milano. E con l’appoggio della Compagnia delle Opere si prepara all’Expo 2015." In che modo la sua professione di avvocato l’ha indirizzata alla politica di Di Pietro? "Quando ho cominciato a far pratica di avvocato ho capito che il potere si esercita pesantemente nel mondo della giustizia, sia nel settore forense che nella magistratura. Nel 1999 mi è stato proposto di collaborare con l’Associazione dei Consumatori Adusbef che assiste coloro che sono rimasti vittime di speculazioni o vessazioni in campo bancario, finanziario, assicurativo e questo ha rappresentato una svolta non solo nella mia professione, ma nel modo di farla perché finalmente – difendendo cittadini, consumatori, e piccole imprese contro i poteri forti - sono riuscita a tradurre nel concreto quelle aspirazioni di giustizia sociale che ho sempre avuto: così mi rendo utile e sono soddisfatta della mia professione. Ora mi è stato proposto di utilizzare questa mia esperienza nel mondo civile per contribuire a una politica onesta in Lombardia, e indipendentemente dal fatto che sia eletta o meno, credo che oggi 'Italia dei Valori' sia l’unico partito che possa seriamente proporsi come alternativa all’ipocrisia berlusconiana." C’è ancora il rischio di cadere vittime di casi come Parmalat e Cirio? "Purtroppo credo di sì, ma incrociamo le dita. La maxi inchiesta sul riciclaggio che ha visto coinvolte importanti società come Fastweb o Telecom Sparkle dimostrano sempre la stessa cosa…" Essendo nata a Milano, le chiediamo cosa le piace di più della città... e cosa meno... "Milano ha ancora tanti angoli splendidi, che testimoniano la sua storia e la sua cultura. E non solo in centro. Personalmente trovo che i Navigli siano ineguagliabili e la rendono unica. Sulle chiatte dei Navigli sono transitate tutte le pietre che hanno permesso la costruzione del Duomo (via Laghetto era in realtà il porto di arrivo). E queste stesse acque venivano canalizzate anche per risaie e marcite, in gran quantità fino a pochi decenni or sono. Quello che mi piace meno è il fatto che alla sana e caratteristica nebbia di una volta si è sostituita la nebbia delle polveri sottili. Quando vedo al telegiornale la nube che fa da cappa alla nostra bella città, mi si stringe il cuore."

04/03/2010

Documento n.8511

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