BANCHE: ADUSBEF, PREPARANO NUOVA CRISI A DANNO CITTADINI

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2009-10-05 18:57 BANCHE: ADUSBEF, PREPARANO NUOVA CRISI A DANNO CITTADINI ROMA (ANSA) - ROMA, 5 OTT - Le banche italiane hanno "i costi e le commissioni più elevate al mondo. Si permettono di non sottoscrivere i bond perché cartolarizzano patacche per 100 miliardi di euro preparando una nuova crisi finanziaria addossata ai consumatori". L'Adusbef torna a sferzare le banche spiegando che "il costo medio di un conto corrente a listino (ossia senza convenzione o a pacchetto) in Italia con 12,5 operazioni mensili (150 annue), secondo i cartelli affissi negli istituti di credito in base alla legge sulla trasparenza bancaria monitorati dall'Adusbef e pari a 740,16 euro, supera di gran lunga i 253 euro monitorati dalla commissione europea: sfidiamo chiunque a dimostrare il contrario. Una singola operazione costa 2,10 euro così come la commissione bancomat se prelevata presso sportelli di banche diverse da dove si tiene il conto; 2,10 euro sono richiesti dalle banche alla generalità dei clienti per ricevere l'estratto conto; che scende da 0,50 centesimi ad 1 euro per la richiesta dell'estratto allo sportello; 2,10 euro per il conto titoli; da 3,50 euro (Intesa San Paolo) a 5,80 euro (Popolare di Milano) per pagare una bolletta o una utenza; 3,50 euro per pagare le tasse; da 6,50 fino a 8,50 euro (Banca Intesa San Paolo) per un bonifico; 0,10 centesimi il costo di un assegno; fino a 2 euro di taglia se si richiede di prelevare il contante allo sportello (Banca Popolare di Milano): con i 107 euro reclamizzati dall'Abi, non si pagano neppure i costi di un bimestre". Lannutti sottolinea poi come "il differenziale tra i tassi praticati in Italia e della media Ue, è passato dal +1,64% al +2,14%, portando uno sfortunato mutuatario italiano che si indebita con un mutuo di 100.000 euro in Italia, a pagare un differenziale di tasso di 0,61 punti percentuali, ossia il 5,18% rispetto al 4,57% della media Ue, pagando una vera e propria taglia,un pizzo al sistema bancario paramafioso ed irresponsabile pari a 35,32 euro al mese, 423,84 euro l'anno, con un esborso finale maggiorato di 10.600 euro". Insomma - secondo Lannutti - "i signori banchieri, adusi a pagare con la moneta delle proprie convenienze, le peggiori veline che a furia di pubblicazioni diventano notizie, dopo aver invocato i Tremonti bond, non li sottoscrivono per non rinunciare a bonus, prebende e regole pregnanti di correttezza e trasparenza, perché appioppano al mercato, come ha acclarato oggi una inchiesta de 'La Stampa' patacche cartolarizzate e di dubbia esigibilità pari a quasi 100 miliardi di euro, preparando così anche con l'emissione di bond bancari in abbondanza, una nuova crisi finanziaria da addossare ancora una volta ai cittadini".(ANSA).

05/10/2009

Documento n.8058

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