Audizione Autorità TLC del 24/6/99

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INTERVENTO DI ELIO LANNUTTI, PRESIDENTE ADUSBEF, ALL'AUDIZIONE AUTHORITY TLC DEL 24 GIUGNO 1999 Ringrazio il commissario Manacorda ed il presidente Cheli, per averci fornito la contabilità regolatoria di Telecom Italia, il Conto Economico del servizio di fonia vocale, la relazione della società di revisione KPMG che però lo dico subito, hanno un intollerabile difetto: sono relativi al bilancio 1997 approvato 18 mesi orsono e per questa ragione sono inaffidabili ed inattendibili. Ci piacerebbe sapere il costo che i consumatori hanno dovuto pagare alla KPMG, si dice miliardi, per una relazione vecchia e superata che non dice la verità sul conto economico di Telecom Italia. Per sgomberare quindi il campo da qualsiasi equivoco, invito l'Authority a rettificare quei dati, che potrebbero essere rapportati alla semestrale 1999, che sarà pronta fra 15 giorni e, se questo non sarà possibile, almeno al bilancio chiuso al 31.12.1998 che sarà approvato dall'assemblea degli azionisti il prossimo lunedì 28 giugno. Qualora l'Autorità non disponesse della relazione annuale del bilancio di esercizio 1998, sono pronto a fornirne copia, che anzi allego agli atti della presente audizione. Adusbef contesta il metodo ed il merito di una manovra, che vorrebbe stangare i cittadini utenti, perché basata su presupposti inveritieri. Ed entro subito nel merito contestando tre questioni: la favolosa retribuzione del capitale pari al 19 per cento (neppure i rampanti bancarottieri Mendella e Sgarlata, negli anni di inflazione a 2 cifre, riuscivano a promettere una così alta remunerazione del capitale con l'incredibile tasso di interesse del 19 per cento annuo!); l'omessa inclusione delle manovre sul canone avvenute nel 1998 e 1999; la mancata considerazione di quanto hanno pagato gli altri operatori nel 1998, per connettersi alla rete di Telecom Italia (Maddalena Camera, su Il Giornale di oggi, ha scritto che solo Infostrada ha versato oltre 800 miliardi per diritti di interconnessione). Ma esaminiamo le aride cifre. Non sarà certo il metodo Wacc a convincerci di far pagare ai cittadini una remunerazione del capitale pari al 19 per cento! Dall'ultima relazione annuale di Bankitalia, letta dal Governatore Fazio il 31 maggio all'assemblea dei partecipanti è certificato che la media dei rendimenti lordi dei titoli pubblici è stata: 8,46 per cento nel 1996; 6,33 nel 1997; 4,59 nel 1998, mentre le aste dei Bot a dicembre 1998, hanno registrato un rendimento del 3,07 per cento! Se vogliamo inserire anche una retribuzione del capitale di rischio ed il pagamento delle imposte, tale favoloso rendimento deve essere rettificato di 1.300 miliardi e scendere da 2370 a 870 miliardi ! A pag. 226 del bilancio 1998, alla voce conto economico troviamo, tra le prestazioni, un incremento di ricavi da canone di 1.071 miliardi: era 8.997 miliardi nel 1996; 9.869 nel 1997; 10.941 miliardi nel 1998 con incrementi progressivi di circa 1.000 miliardi l'anno. Senza contare l'ulteriore incremento dei primi mesi del 1999 che drena ancora 250 miliardi dalle tasche dei consumatori. Nella stessa pagina, troviamo alla voce "access charge" un incremento di ulteriori 526 miliardi. Rettificando i valori (ed i conteggi che Adusbef effettua sui bilanci sono gratis), il deficit della rete di accesso si riduce a poco più di 2.000 miliardi, abbondantemente compensato dai diritti di interconnessione, i più alti d'Europa. Per questo siamo contrari a qualsiasi manovra che stanghi i cittadini. Infine la documentazione comprovante le gravi violazioni relative alle forniture e fatturazione di servizi, sono disponibili in sede.

24/06/1999

Documento n.3073

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