Senato. Interrogazione di Elio Lannutti. Sull'attività di Giancarlo Cremonesi, presidente Acea e Massone.

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Massoneria-Giancarlo Cremonesi Legislatura 16 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-06496 Atto n. 4-06496 Pubblicato il 22 dicembre 2011 Seduta n. 651 LANNUTTI – Ai Ministri per la coesione territoriale e dell’interno. - Premesso che: in un articolo del quotidiano “La Repubblica” il giornalista Daniele Autieri parla delle «discutibili gesta» di Giancarlo Cremonesi in connessione impropria con alcuni altrettanto discutibili interessi del sindaco di Roma Gianni Alemanno; si legge nel citato articolo, «Arriverà prima di Natale il risultato dell’inchiesta interna avviata da Acea sulle sponsorizzazioni autorizzate dal presidente Giancarlo Cremonesi. L’Internal audit di piazzale Ostiense vuole capire come e perché sono stati spesi milioni di euro per eventi e progetti, spesso discutibili, “patrocinati” dal capo azienda. A denunciarlo è il consigliere comunale del Pd Massimiliano Valeriani che svela una serie di acquisti anomali, a partire dai 9 milioni di bicchierini da caffè prodotti dalla società MediaCoffee srl pagati da Acea 170mila euro. La punta di un iceberg che oggi Repubblica è in grado di raccontare. Negli ultimi tre anni la multiutility romana ha sostenuto iniziative ben lontane dal suo core business. Tra queste, l’associazione no-profit Ornis Italica ha ricevuto 23mila euro per l’osservazione di un nido di falchi durante il periodo riproduttivo; il Grillo Viaggiante 25mila euro per il calendario dei nonni; la Compagnia del Gesù 50mila per festeggiare il suo anniversario e lo scultore Oliviero Rainaldi (autore della statua di Giovanni Paolo II a Termini) 150mila euro per la sua mostra a villa Aldobrandini. Senza dimenticare i 200mila euro al Comitato per i no ai referendum sull’acqua. Cattolici e laici, artisti e amanti delle lettere (77mila euro per la prima milanese del Musical sui Promessi Sposi) sono tutti lì, a raccogliere le pepite d’oro di Acea. E a dire grazie è quasi sempre il sindaco Gianni Alemanno, che ha trasformato l’azienda in una sorta di bancomat del Campidoglio, i cui eventi sono spesso stati organizzati con i soldi dell’Acea, passando per Zetema. Da lì sono transitati i 500mila euro del concerto di Capodanno (300mila nel budget 2010 e 200mila nel 2011); 100mila euro per il Carnevale romano e oltre 200mila euro per l’Ibac del 27 giugno 2010, la riunione dei grandi manager mondiali voluta da Alemanno. Non è tutto perché Acea ha stanziato anche 100mila euro per sostenere la parata degli Stati Generali, altri 100mila sono andati al Comitato promotore di Roma 2020 e ben 400mila euro a Cortina Incontra dell’amico Enrico Cisnetto. Ogni anno, poi, un capitolo di spesa ingente viene destinato all’EarthDay, la giornata della Terra che si è tenuta il 20 aprile e per la quale Acea ha pagato 280mila euro. L’iniziativa è organizzata in Italia da due imprenditori: Claudio Sestili e Pierluigi Sassi. Il secondo è molto presente nell’azienda di piazzale Ostiense: è stato consigliere della società Delfia (oggi in liquidazione) che insieme alla Igeam ha avuto nel 2010 da Acea altri 70mila euro per un progetto di igiene ambientale. Ma non basta perché un documento datato 22 febbraio 2010 rivela l’affidamento alla società Key Research fino al 2012 di una consulenza strategica sulla comunicazione di Acea per 50mila euro all’anno, dove il consulente incaricato è di nuovo Pierluigi Sassi. Non è tutto perché le carte del budget già impegnato da Acea rivelano che l’azienda dovrà pagare entro la fine dell’anno altri 50mila euro al Cur (Centro universitario ricerche), poco meno di 60mila alla Orius srl, e 160mila al Centro studi Cesar. Leggendo i registri delle imprese si scopre che molte di queste società dall’azionariato intrecciato (dove rientra anche la MediaCoffee, quella dei bicchierini), hanno sede a Roma in via Alba, e fanno capo a una holding lussemburghese di nome Orius SA, una cassaforte inviolabile se non fosse per gli estratti ufficiali del Journal Officiel du Gran-Duchè de Luxemburg dove si legge nero su bianco che la società anonima con sede al numero 11 di boulevard Prince Henri è guidata dal solito Pierluigi Sassi»; sul sito del Grande Oriente d’Italia democratico si legge: «Quello che né Daniele Autieri né Dagospia hanno segnalato, è quanto sia ben più intricata e ramificata la rete delle relazioni e degli interessi, confessabili o meno, di Giancarlo Cremonesi. Intanto, per puro dovere di cronaca, informiamo Daniele Autieri (Repubblica), la redazione di Dagospia e gli operatori mediatici in genere che Giancarlo Cremonesi è un Fratello Massone del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani, il quale è stato, peraltro, per molti anni, affiliato alla prestigiosa loggia Monte Sion n°705 all’Oriente di Roma, la stessa Loggia di cui è stato Maestro Venerabile il Fratello Gioele Magaldi e soprattutto alla quale appartiene da una vita il Fratello Massone Giuseppe Abramo, Gran Segretario del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani dal 2001 al 2011. Il Massone Giuseppe Abramo e il Massone Giancarlo Cremonesi hanno sempre intrattenuto fra loro rapporti d’affari, oltre che di stretta e intensa amicizia massonica e privata. Forse non sarebbe male, per chi indaga sugli sprechi dell’Acea e su altre questioni (magari poco chiare) legate alle attività dell’iper presenzialista (in Consigli di Amministrazione e organi dirigenti di organizzazioni e società statali e parastatali) Fratello Giancarlo Cremonesi, approfondire i suoi mille legami con gli attuali vertici del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani, sia fino all’estate 2011 che oltre. Ricordiamo che il Fratello Massone Giancarlo Cremonesi è Presidente di Acea, Presidente di Unioncamere Lazio, Presidente della Camera di Commercio di Roma, Vice Presidente di Sviluppo Lazio, Presidente di Confservizi (il sindacato d’impresa che rappresenta, promuove e tutela aziende ed enti che gestiscono i servizi di pubblica utilità), Componente del CNEL (Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro), Membro del Consiglio di Amministrazione di Civita (Associazione Civita, vedi www.civita.it, di cui è Presidente Onorario Gianni Letta e Presidente Antonio Maccanico, mentre il Presidente di Civita Servizi è Luigi Abete), e via discorrendo, con una presenza ubiqua in molte imprese, associazioni e organizzazioni sia pubbliche che private, il che fa pensare ad un potenziale, enorme Conflitto d’interessi in potenziale danno della collettività. Nell’ambito di un importante municipio di roma capitale (il municipio xiii-ostia), ricopre un delicato, influente e “remunerativo” (in modo improprio, a quanto ci segnalano) ruolo il fratello massone aldo papalini (formalmente “assonnato” ma, com’è noto, non si cessa mai di essere Massoni, tantomeno quando ci si mette pro-tempore “in stato di sonno” e tanto più che il Fratello Papalini intrattiene costanti rapporti, per ragioni affaristiche legate al suo incarico dirigenziale nell’ambito dell’amministrazione capitolina, con altri Fratelli Massoni “in sonno” e “desti”)»; considerato che: la Massoneria del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani è un Ordine iniziatico i cui membri operano per l’elevazione morale e spirituale dell’uomo e dell’umana famiglia; la natura della Massoneria e delle sue istituzioni è umanitaria, filosofica e morale. Essa lascia a ciascuno dei suoi membri la scelta e la responsabilità delle proprie opinioni religiose, ma nessuno può essere ammesso in Massoneria se prima non ha dichiarato esplicitamente di credere nell’Essere Supremo; la Massoneria non è una religione né intende sostituirne alcuna: non pratica riti religiosi, non valuta le credenze religiose, non si occupa di alcun tema teologico, non consente ai propri membri di discutere in Loggia in materia di religione. La Massoneria lavora con propri metodi, mediante l’uso di Rituali e di simboli coi quali esprime ed interpreta i principi, gli ideali, le aspirazioni, le idee, i propositi della propria essenza iniziatica; essa stimola la tolleranza, pratica la giustizia, aiuta i bisognosi, promuove l’amore per il prossimo e cerca tutto ciò che unisce fra loro gli uomini ed i popoli per meglio contribuire alla realizzazione della fratellanza universale. La Massoneria afferma l’alto valore della singola persona umana e riconosce ad ogni uomo il diritto di contribuire autonomamente alla ricerca della verità; essa inizia soltanto uomini di buoni costumi, senza distinzione di razza o di ceto sociale. I lavori di Loggia sono di natura strettamente riservata, ma non segreta. Il massone è tenuto ad osservare scrupolosamente la Carta costituzionale dello Stato nel quale risiede o che lo ospita e le leggi che ad essa si ispirino. La Massoneria non permette ad alcuno dei suoi membri di partecipare o anche semplicemente di sostenere od incoraggiare qualsiasi azione che possa turbare la pace e l’ordine liberamente e democraticamente costituito della società; i massoni hanno stima, rispetto e considerazione per le donne. Tuttavia, essendo la Massoneria l’erede della Tradizione Muratoria operativa, non le ammette nell’Ordine. Ogni membro, al fine di rendere sacri i propri impegni, deve aver prestato solenne promessa sul libro della legge da esso ritenuta sacra; per lo storico César Vidal anche se i massoni lo negano è certo che la cosmovisione massonica non sia quella tipica di una società filantropica come spesso sostengono, ma quella di una religione, il che spiega le ripetute condanne da parte della Santa Sede e delle altre confessioni cristiane, che ritengono l’appartenenza alla Massoneria incompatibile con il Cristianesimo; la Massoneria potrebbe quindi definirsi per lo storico come una società segreta, con una struttura iniziatica, una cosmovisione gnostica ed un’organizzazione che facilita il fatto che i membri si aiutino al momento di occupare posti importanti nella società; aggiunge Vidal che la presenza massonica è evidente in tutti i settori, anche se ce ne sono alcuni che sono sempre stati oggetto di interesse da parte dei massoni, come la politica. Il loro peso non è comunque inferiore nel mondo della comunicazione, così come sono interessati ai settori dell’insegnamento, della giustizia e delle Forze armate, si chiede di sapere: se il Governo sia a conoscenza di quanto esposto in premessa ed in particolare se corrisponda al vero che alla municipalizzata romana si attinge per finanziare gli amici del sindaco e del presidente Giancarlo Cremonesi; se risultino i motivi per cui, stranamente, molte società finanziate da Acea hanno la stessa sede legale, e fanno capo a una holding lussemburghese guidata da Pierluigi Sassi e, di conseguenza, quali iniziative di propria competenza il Governo intenda assumere per garantire il rispetto delle regole di trasparenza; se non ritenga che la pluripresenza di Giancarlo Cremonesi in molte imprese, associazioni e organizzazioni sia pubbliche che private non configuri un forte conflitto d’interessi in danno della collettività, così come l’incarico di Aldo Papalini al municipio di Roma, e quali iniziative di competenza intenda assumere al fine di dirimere tale conflitto in ogni sua forma; se al Governo risulti che vi siano legami tra esponenti della politica e la Massoneria che abbiano influenzato e/o influenzino le scelte delle amministrazioni e le assunzioni in posizioni strategiche e quali iniziative intenda intraprendere al fine di rendere le amministrazioni libere da ogni tipo di manipolazione.

20/01/2012

Documento n.9125

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