Da Corriere.it (14-12-05). Consorte:Fiorani? Se ha sbagliato, paghi

in Rassegna Stampa
La compagnia delle Coop Consorte:Fiorani? Se ha sbagliato, paghi «Spero naturalmente che ci siano motivi veri, seri e dimostrati, per quello che sta accadendo». «Opa, noi andiamo avanti» MILANO — «Noi andiamo avanti per la nostra strada. E con il nostro progetto, che è ambizioso e di taglia europea. E assolutamente praticabile. A-sso-lu-ta-men-te». Giovanni Consorte scandisce al telefono la determinazione a portare avanti l’Opa Unipol sulla Bnl. Ha saputo le ultime notizie, della bufera giudiziaria sulle scalate bancarie che ha portato in serata all’arresto di Gianpiero Fiorani: «Ho sentito. Mi dispiace per le persone... Ma se hanno sbagliato è giusto che paghino. Spero naturalmente che ci siano motivi veri, seri e dimostrati, per quello che sta accadendo. Ma questo non c’entra niente con la nostra operazione», ribatte. E’ a tavola Consorte, dopo una giornata che si intuisce impegnativa. Prima a Bologna in Procura per l’annunciato esposto della compagnia contro ignoti, poi in Bankitalia... «No. Non ci sono stato a Roma. Sono stato per tutto il giorno nel mio ufficio, in via Stalingrado 45». Dunque il vertice con la Vigilanza... «E’ un’altra delle falsità che ci riversano addosso ormai da cinque mesi. Ma simili notizie falsano l’andamento dei titoli, è aggiotaggio». Un fiume in piena. Se poi un vertice con Bankitalia, che ha le ore contate per far partire l’Opa Bnl, in qualche modo si sia tenuto, non c’è modo di accertarlo con il diretto interessato. Le cronache che arrivano da Roma riferiscono invece di un summit di oltre due ore tra i vertici della compagnia e i tecnici di via Nazionale. Nel pomeriggio — presenti Giovanni Castaldi e Claudio Clemente della Vigilanza, i «ribelli» che hanno contrastato la scalata della Lodi ad Antonveneta, ma non Antonio Fazio, rappresentato dal funzionario Giovanni Carosio — si sarebbe tornati ad affrontare il punto: via Nazionale è pronta a dare il via libera all’offerta Unipol o intende procedere con un supplemento d’indagine, magari in attesa che Consob si pronunci con gli ultimi accertamenti? A istruttoria quasi conclusa, Consob, secondo alcune fonti, si appresterebbe a chiedere addirittura la revisione del prezzo dell’Opa, sopra gli attuali 2,7 euro per azione. Il governatore ieri era invece ospite del presidente della Commissione, Lamberto Cardia. Una colazione fissata da tempo, si sono affrettati a far sapere, nell’ambito degli incontri periodici tra Autorità, alla quale hanno preso parte l’intero direttorio e i commissari di via Martini. Tuttavia, l’appuntamento ha assunto malgrado le intenzioni tutta l’aria di un vertice sul caso Bnl. E l’esito sarebbe ancora interlocutorio. Consorte invece insiste: l’Opa Unipol si può fare. «Ma è cambiata la strategia — avverte — ribatteremo in tutti i modi e in tutte le sedi alle bugie e alle falsificazioni. Siamo stati zitti finora perché l’unica cosa che contava era il rapporto con gli organi di controllo, ora ribatteremo punto su punto». Ne ha per tutti Consorte. A seconda dell’interlocutore: «Mi hanno associato alla scalata all’Rcs. Ma non ci è mai passato nemmeno per la mente». Ma c’è dell’altro: Consorte dice di aver fatto un bell’elenco di cose non vere: «Sono quasi 60. Le illustreremo nelle sedi opportune. Mi attaccano con delle falsità, la vedremo. E se non ce la fanno fare (l’Opa, ndr), li porterò in giudizio. Davanti alle Procure di mezza Italia». Carlo Cinelli 14 dicembre 2005

14/12/2005

Documento n.5414

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