Da Corriere.it (14-12-05). Antonveneta: le tappe della vicenda

in Rassegna Stampa
Salgono a tre i filoni di inchiesta della procura di Milano Antonveneta: le tappe della vicenda Tutto iniziò il 17 gennaio, quando la Bpi annunciò di aver superato il 2% del capitale dell’istituto di credito veneto 17 gennaio: la Banca popolare italiana-Bpi (ex Banca popolare di Lodi, Bpl), istituto guidato Giampiero Fiorani, annuncia di aver superato il 2% nel capitale di Antonveneta. In realtà poi la Consob chiarirà che la Bpl aveva iniziato a rastrellare azioni sin dal novembre precedente attraverso finanziamenti a società alleate. 2 maggio: la procura di Milano avvia le indagini sulla scalata all’istituto veneto e apre un fascicolo contro ignoti per aggiotaggio sulla scalata di Bpl ad Antonveneta 17 maggio: Giampiero Fiorani, Emilio Gnutti e altre 21 persone vengono iscritte nel registro degli indagati dalla procura milanese 8 giugno: il tribunale di Padova sospende il Cda di Antonveneta 4 luglio: la procura di Roma iscrive nel registro degli indagati Francesco Frasca, responsabile della vigilanza di Bankitalia 12 luglio: il nome di Fiorani appare anche nel registro degli indagati della procura romana 15 luglio: anche Francesco Frasca finisce nel registro degli indagati della procura di Roma nell’ambito dell’inchiesta Antonveneta 25 luglio: i pm milanesi sequestrano tutti i titoli dell’istituto padovano detenuti da Bpi, e dai concertisti, gli alleati Emilio Gnutti, Stefano Ricucci, i fratelli Lonati e Danilo Coppola. Dal decreto che dispone il sequestro delle azioni emergono alcune intercettazioni di una telefonata tra il governatore di Bankitalia, Antonio Fazio, e Fiorani, che secondo i pm è la prova di un accordo fra i pattisti, che avrebbero rastrellato azioni Antonveneta attraverso società finanziate da Bpl 2 agosto: il gip Clementina Forleo convalida il sequestro delle azioni in portafoglio ai concertisti e notifica anche la misura interdittiva nei confronti di Fiorani e del direttore centrale finanza, Gianfranco Boni 16 settembre: Fiorani si dimette dalla carica di amministratore delegato di Bpl. La decisione arriva dopo una nuova ipotesi di reato a suo carico. Oltre che di aggiotaggio insider trading e ostacolo all’atività di vigilanza della Consob, Fiorani deve rispondere anche di falsa dichiarazione a pubblico ufficiale. L’accusa lascia intravedere l’ipotesi di un arricchimento personale attraverso finanziamenti della sua stessa banca con il coinvolgimento di alcuni prestanome 19 settembre: dalla procura di Roma filtra la notizia che entro due settimane sarebbe stata decisa la data per la convocazione del governatore Fazio nell’ambito dell’inchiesta 29 settembre: si apprende che il governatore della Banca d’Italia è indagato sin dai primi giorni di agosto dalla procura di Roma per abuso d’ufficio nell’ambito dell’inchiesta su Antonveneta. Insieme al governatore, era indagato, sempre per abuso d’ufficio, anche il responsabile dell’area vigilanza, Francesco Frasca. Per la vicenda dell’Opa sulla banca padovana è indagato dalla procura di Roma anche Fiorani per i reati di falso in bilancio, falso in prospetto e ostacolo all’autorità di vigilanza. Indagato anche Giovanni Benevento, ex presidente della Popolare italiana 10 ottobre: il governatore Fazio viene interrogato dalla procura di Roma 12 ottobre: è indagato Silvano Spinelli, uomo di fiducia di Fiorani e, secondo gli inquirenti, suo prestanome 6 dicembre: indagato l’intero consiglio di amministrazione della Bpi, i componenti del comitato esecutivo e i sindaci per aggiotaggio sui titoli dell’istituto di credito lodigiano. È questo lo sviluppo del nuovo filone di indagine aperto circa un mese fa dai pm milanesi. Sotto inchiesta sono finiti il presidente Giovanni Benevento, il vice presidente Desiderio Zoncada, l’amministratore delegato Giorgio Olmo e i consiglieri Francesco Ferrari, Domenico Lanzoni e Domenico Zucchetti 7 dicembre: il presidente e amministratore delegato di Unipol, Giovanni Consorte, è indagato dalla procura di Milano, insieme al vice presidente della compagnia assicurativa, Ivano Sacchetti, per concorso in aggiotaggio. Secondo i pm milanesi, Consorte, così come il suo vice, avrebbero preso parte al rastrellamento concertato di titoli da parte della cordata della ex Bpl 13 dicembre: per Fiorani spunta anche il reato di associazione per delinquere. E un altro nome si aggiunge nella lista dei pm, quello di Ignazio Bellavista Caltagirone, titolare della Maryland Group, indagato per concorso in aggiotaggio, sospettato di aver fatto parte del concerto guidato dall’istituto di Fiorani. Con questo diventano tre i filoni dell’inchiesta seguita dalla procura di Milano sulla scalata da parte della Bpl all’Antonveneta. L’associazione per delinquere si aggiunge all’aggiotaggio (che riguarda la diffusione di notizie che avrebbero provocato l’alterazione del prezzo delle azioni Antonveneta) e all’appropriazione indebita (secondo i magistrati, gli indagati avrebbero favorito i guadagni in Borsa di un gruppo di correntisti, che a loro volta avrebbero restituito in nero parte dei guadagni ai vertici della Bpi). Tra gli indagati dalla procura di Milano finisce anche l’europarlamentare dell’Udc Vito Bonsignore. 14 dicembre 2005

14/12/2005

Documento n.5412

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