Da Ansa. FISCO: CONSUMATORI, AUMENTO PROTESTATI SONO EREDITA’ GOVERNO
ECO:FISCO 2006-01-06 18:32 FISCO: CONSUMATORI, AUMENTO PROTESTATI SONO EREDITA’ GOVERNO VEDI "FISCO: ITALIA PAESE DI PROTESTATI..." DELLE 10.28 ROMA (ANSA) - ROMA, 6 gen - "E’ la difficile eredità del Governo: più debiti, più poveri, più protesti per tutti". A parafrasare polemicamente gli slogan utilizzati nelle scorsa campagna elettorale dal presidente del Consiglio Berlusconi, è l’Adusbef, che commenta così i dati sui protesti diffusi dall’Agenzia delle Entrate. "Dopo i dati Istat su inflazione (+1,9%) e retribuzioni (+3,2%), che dipingono un paese di Bengodi dove lavoratori e pensionati traboccherebbero di inusitata ricchezza - afferma l’associazione dei consumatori - arrivano altri indicatori a testimoniare il disagio economico di piccole e medie imprese che arrancano e di milioni di famiglie, costrette ad indebitarsi per sopravvivere, con gravissime difficoltà anche per pagare i debiti contratti". Il fenomeno dei protesti - sottolinea l’Adusbef - "é cresciuto sia in valore assoluto, 4,1 miliardi di euro, che nel loro numero, 1.688.879, con un 50% circa rappresentati da assegni bancari (2.270.000.000 euro circa), mentre numericamente gli assegni rappresentano quasi il 32% (539.751). Con la conseguenza che il valore medio dell’assegno scoperto e protestato si aggira intorno ai 4.205 euro circa. Per il resto concorrono vaglia cambiari e cambiali tratte". Le ultime elaborazioni Istat, se comparate a quelle degli anni precedenti - per l’Adusbef - "evidenziano inoltre un ulteriore circostanza non molto felice: dopo l’andamento discendente degli anni precedenti, nel 2004 il numero e l’importo dei protesti è di nuovo aumentato sia rispetto al 2003 sia rispetto al 2002". Entrando nel dettaglio della composizione dei protesti ed esaminando in particolare gli assegni bancari - secondo l’organizzazione di tutela dei consumatori - emergono una serie di circostanze abbastanza singolari: in Campania c’é l’importo complessivo più elevato di assegni scoperti (446.281.007 euro), seguono il Lazio (con 432.006.355 euro) e la Lombardia (con 393.948.855 euro). Il primato del numero di assegni protestati più elevato in assoluto è detenuto dal Lazio con 129.190 assegni, seguono la Lombardia con 121.739 e la Campania con 92.767 assegni. "Questi dati - commenta l’Adusbef - sono la testimonianza più probante di un disagio di famiglie e piccole imprese, specie quelle che non operano nei mercati protetti, nei monopoli ed oligopoli, costrette non solo ad indebitarsi, ma anche a non poter onorare i debiti contratti per difficoltà economiche oggettive. Mentre sia il Governo (la cessione del quinto dello stipendio ai lavoratori privati ed agli atipici rappresenta un incentivo al debito) che le società finanziarie, suonano la grancassa invitando le famiglie a comprare oggi, pagando comodamente tra 2 anni,con tassi di interesse che per la cessione del quinto sotto i 5.000 euro è superiore al 20% annuo, fondando il rilancio dei consumi sull’indebitamento". Per questo l’Adusbef rivolge un appello alle famiglie "di non ascoltare le sirene interessate di banche e finanziarie (queste ultime stanno proliferando a macchia d’olio in maniera preoccupante anche col sistema del franchising), cercando di evitare di cadere nella cultura del debito, che porta ad una nuova schiavitù finanziaria, spesso anticamera dell’usura". (ANSA)06/01/2006
Documento n.5513