AGENZIA ENTRATE: NON RISPONDE A RILIEVI STRISCIA LA NOTIZIA, RIGUARDANTI USI, ABUSI, ORDINARI SOPRUSI ACCERTAMENTI PRESUNTI DI VALORE IMMOBILI ACQUISTATI E SANZIONI APPIOPPATE. ADUSBEF NON ESCLUDE DENUNCIA PROCURA, SU VALUTAZIONE IMMOBILE IN FITTO A ROMA VIA COSTI

in Comunicati stampa

COMUNICATO STAMPA

 

AGENZIA ENTRATE: NON RISPONDE A RILIEVI STRISCIA LA NOTIZIA, RIGUARDANTI USI, ABUSI, ORDINARI SOPRUSI ACCERTAMENTI PRESUNTI DI VALORE IMMOBILI ACQUISTATI E SANZIONI  APPIOPPATE. ADUSBEF NON ESCLUDE DENUNCIA PROCURA, SU VALUTAZIONE IMMOBILE IN FITTO A ROMA VIA COSTI

 

     Striscia La Notizia, la più seguita trasmissione Tv satirica di Antonio Ricci, conduce da mesi una lodevole campagna informativa, con inchieste e servizi dal titolo eloquente, ‘Rapine in Corso’, sulle intollerabili vessazioni fiscali dell’Agenzia delle Entrate,  che da tempo molesta ed irretisce migliaia di contribuenti, bollandoli come evasori fiscali per il semplice fatto di aver pagato un immobile meno di quanto l’Agenzia delle Entrate ritenga che valga, in base ad un confronto con immobili “analoghi”, con vere e proprie estorsioni ed avvisi di accertamento spesso illegali, inducendo in tal modo i cittadini a pagare  per evitare lunghi contenziosi tributari. http://www.striscialanotizia.mediaset.it/video/rapine-in-corso_26654.shtml

     In data 17.11.2016, Striscia La Notizia, ha mandato in onda un servizio sulle evidenti incongruità di un edificio in Via Costi a Roma, di proprietà di Polis Fondi Immobiliari di Banche Popolari S.G.R.p.A. affittato all’Agenzia delle Entrate ad un canone annuo di 1.508.750 euro, immobile costato 13 milioni di euro, il cui  rendimento superiore al 10%, è più alto al 6% dei valori della zona, quindi più elevato di circa 600.000 euro l’anno- secondo un esperto intervistato- al valore di 920 euro al metro quadro, contro un prezzo congruo della Camera di Commercio, fissata in 1.400/1.500 euro al MQ, che porta la valutazione  dell’immobile a 22 milioni invece dei 13 milioni di euro.

   Nella delibera del 25 febbraio 2016 infatti, l’Agenzia delle Entrate valutata l’offerta economica della società “Polis Fondi Immobiliari SGR p.a.”, visto che l’Agenzia del Demanio ha ritenuto congruo un canone annuo pari ad euro 1.775.000,00 al netto IVA, ed ha contestualmente rilasciato il nulla osta alla stipula del contratto per un importo pari ad euro 1.508.750,00, al netto IVA, ha accettato il canone di locazione determinato dall’Agenzia del Demanio; con l’autorizzazione alla stipula del contratto di locazione dell’immobile sito in Roma, via Raffaele Costi nn. 58-60, di proprietà della società Polis Fondi Immobiliare SGR.p.A. al canone annuo di euro 1.508.750,00 oltre IVA (euro 1.840.675,00 IVA compresa), per una spesa complessiva per il sessennio 2016 - 2022 di euro 8.592.331,15 oltre IVA (euro 10.482.644,00 IVA compresa).

   Poiché l’Agenzia delle Entrate ha praticato in questi anni, una serie infinita di irragionevoli abusi irrogando sanzioni illecite a decine di migliaia di cittadini, sul valore stimato sempre più alto di quello effettivamente pagato nelle compravendite, bollando i malcapitati cittadini tutti come “presunti evasori”, perché è impossibile rispettare un valore che non si conosce in quanto deciso di volta in volta dai funzionari dell’Agenzia delle Entrate, nel caso di specie del fitto a Roma in Via Costi, sarebbero state evase le imposte con una differenza di 9 milioni, tra il costo di 13 milioni e la valutazione congrua di circa 22 milioni di euro.

  Nel comunicato di risposta del 18.11.2016, al servizio di Striscia la Notizia del 17 novembre 2016 sulla nuova sede dell’Ufficio di Roma, l’Agenzia delle Entrate, ha fornito alcune precisazioni, senza rispondere ai rilievi più importanti riguardanti la congruità del prezzo dell’immobile di proprietà di Polis Fondi Immobiliari SGR p.a, molto più basso del valore di mercato, come del relativo fitto, molto più elevato, senza contare che in 6 anni l’esborso di 10,5 milioni di euro a favore della società delle Banche Popolari S.G.R.p.A, riuscirebbe ad ammortizzare quasi il 90% del costo complessivo dell’immobile pari a 13 milioni di euro, con un vero e proprio sperpero di pubblico denaro.

    Un comunicato stampa dell’Agenzia delle Entrate del 30 settembre, informava che dal 10 ottobre 2016, la sede dell’Ufficio di Roma si trasferisce da Viale Ciamarra (Cinecittà Est non distante dal capolinea ‘Metro A Anagnina’ e fermata Cinecittà), nella nuova sede di via Raffaele Costi 60, nel quartiere Tor Sapienza. “….Purtroppo l’ufficio pur se nuovo funzionale bello e confortevole, è sito in un luogo altrettanto disagiato desertico e fuori mano per i collegamenti da non essere conosciuto alla gran parte dei cittadini romani, in via Raffaele Costi, Tor sapienza a ridosso di stabilimenti e altrettanti palazzi ed uffici disabitati. Un luogo che obbliga di fatto a prestare attenzione di sera all’uscita invernale del personale, in quanto adiacente a campi nomadi e accampamenti fortuiti di senza tetto e vagabondi….”, si legge in una nota sindacale UGL dell’11 novembre, che riporta l’inaugurazione in pompa magna dei vertici del giorno precedente.

   Adusbef, se non riceverà risposte idonee alle domande poste, sarà costretta ancora una volta ad inoltrare esposto denuncia alla Procura, chiedendo di accertare comportamenti poco lineari, forse reticenti dell’Agenzia Entrate.

 

                                                                                                                                         Elio Lannutti (Adusbef)

Roma, 19.11.2016

  

 

 

19/11/2016

Documento n.10429

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