Dalla Tribuna di Treviso (6-6-06) Padoa schioppa: ecco i conti -

in Rassegna Stampa
Padoa schioppa: ecco i conti - alessandro cecioni ( Tribuna di Treviso, La del 06/06/2006 ) Oggi primo cruciale appuntamento europeo per il governo Prodi Padoa Schioppa: ecco i conti Deficit-Pil al 4,5%, difficile evitare la manovra bis Si ipotizza una correzione da sei-sette miliardi di euro ALESSANDRO CECIONI ROMA. Occhi puntati sull'Italia stasera a Città del Lussemburgo. Alla riunione dell'Eurogruppo (i dodici ministri delle Finanze dei Paesi che aderiscono alla moneta unica) Tommaso Padoa Schioppa, ministro dell'Economia, esordirà in Europa con una relazione dettagliata sui conti pubblici italiani e sulle misure che il governo Prodi intende varare per centrare l'obiettivo deficit-Pil sotto il 3% nel 2007. Poche ore prima della riunione saranno resi noti i dati del lavoro della commissione Faini, l'analisi dettagliata dei conti pubblici. Il rapporto deficit-Pil, avrebbe anticipato Padoa Schioppa agli altri membri del governo, si aggira sul 4,5%, lo 0,4% in più rispetto alle previsioni (già pessimistiche) dell'Ocse, lo 0,7% in più rispetto alle ultime stime di Tremonti. Al 4,5% si potrebbbe aggiungere un ulteriore 0,3% di deficit qualora fossero compresi gli interventi a favore di Ferrovie ed Anas necessari a non bloccare tutti i cantieri. Il rapporto debito-Pil, invece, secondo fonti lussemburghesi, è ormai arrivato al 107%. Stasera Padoa Schioppa spiegherà anche quali sono le prossime mosse del governo italiano, prima fra tutte la manovra di correzione. "La decideremo dopo l'Ecofin", insiste Giuliano Santagata, ministro dell'Attuazione del programma, ma con un deficit a questi livelli pare scontata. Non solo, se ne ipotizza anche la consistenza: 6-7 miliardi di euro. L'altra mossa che Padoa Schioppa illustrerà è quella di un Dpef "di legislatura". Un documento rigoroso, vero, che contenga le indicazioni dell'azione governativa per i prossimi cinque anni. La sua presentazione potrebbe slittare di qualche giorno: "Fino alla prima decade di luglio", dice Roberto Pinza, viceministro all'Economia. Domani il caso Italia sarà oggetto di discussione all'Ecofin informale (quello ufficiale è previsto a Bruxelles il 10 luglio). Ci sarà anche Joaquin Almunia, commissario agli Affari monetari, ed è a lui che Padoa Schioppa consegnerà il documento sui conti pubblici. L'Italia sarà al centro del dibattito, anche se altre questioni agitano i ministri dell'Economia europei. La nuova stretta sui tassi che la Bce deciderà quasi sicuramente giovedì a Madrid, ma anche l'ingresso della Slovenia nell'euro a partire dal primo gennaio dell'anno prossimo. Rinviato, per ora, l'ingresso della Lituania (con strascichi polemici). Il tutto condito dai segnali di ripresa economica (+0,6% nell'Unione) e dalla conseguente necessità di non bloccarla con misure troppo dure per il risanamento dei conti (c'è chi non vede di buon occhio il rialzo dei tassi). Altre questioni sul tappeto la lotta alle frodi Iva, frodi che costano ai paesi membri dell'Unione qualcosa come 250 miliardi di euro all'anno. In discussione anche le riforme sui servizi. A sentir parlare di manovra-bis insorgono i consumatori italiani. "Se la Commissione europea ha approvato i conti disastrosi dell'ex ministro Tremonti - dicono in una nota congiunta Elio Lannutti e Rosario Trefiletti, presidenti di Adusbef e Federconsumatori - allora deve dare tempo (almeno 12 mesi) al governo per il rientro nei parametri europei". Già, i conti della passata gestione. "Hanno condiviso la voragine che dal 2001 è passata da 1343 a 1551 miliardi di euro, con un aumento di 3mila 500 euro a cittadino, portando il fardello delle cambiali sulle spalle di ogni italiano, da sero a 100 anni, a 26mila 421 euro".

06/06/2006

Documento n.6042

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