dagospia 19-7-07 IL VIZIO DEL VITALIZIO – 2238 EX PARLAMENTARI, OGGI IMPEGNATI NELLE ATTIVITÀ PIÙ SVARIATE, INTEGRANO I PROPRI STIPENDI ....
IL VIZIO DEL VITALIZIO – 2238 EX PARLAMENTARI, OGGI IMPEGNATI NELLE ATTIVITÀ PIÙ SVARIATE, INTEGRANO I PROPRI STIPENDI CON LA “PENSIONE” EROGATA DALLO STATO – DA ABETE A BENETTON, DA CECCHI GORI A ZEEFIRELLI, DA SGARBI A MATARRESE… Stefano Sansonetti per “Italia Oggi” È un autentico esercito di privilegiati. Si tratta della bellezza di 2.238 ex parlamentari che, sebbene oggi siano il più delle volte impegnati nelle più svariate attività, integrano i loro attuali stipendi con profumatissimi vitalizi. Eredità del tempo trascorso in passato nelle aule di Montecitorio o palazzo Madama, a volte anche per pochi anni. E così, proprio nel momento in cui gli uffici di presidenza di camera e senato cercano faticosamente di trovare la quadratura del cerchio, in vista di un contenimento dei trattamenti richiesto da più parti, la mappa dei privilegi si presenta in modo quantomai complesso. (Giancarlo Abete - Foto U.Piziz) E allora si scopre che uno come il presidente della Federcalcio, Giancarlo Abete, fratello del presidente della Bnl ed ex numero uno di Confindustria Luigi Abete, grazie ai suoi trascorsi parlamentari intasca 6.590 euro al mese (frutto di 15 anni di contribuzione). Stessa, piacevole sorte è toccata a Susanna Agnelli, sorella del compianto Avvocato, il cui vitalizio mensile, dopo 20 anni di contribuzione, ammonta a 8.455 euro. Del resto sono molti gli imprenditori che in tempi passati hanno fatto una capatina in parlamento e oggi ne possono godere i frutti. Si prenda per esempio un esponente di una delle famiglie più potenti d'Italia, come Luciano Benetton, che dopo una presenza lampo al senato porta a casa un bonus mensile di 3.108 euro. Cosa certamente risibile, per chi è abituato a muoversi tra autostrade, aeroporti, telecomunicazioni e via dicendo. (Susanna Agnelli - Foto U.Pizzi) Per non parlare di Giuseppe Guzzetti, presidente della più ricca fondazione bancaria italiana (la Cariplo) e azionista di peso nella nuova superbanca Intesa-Sanpaolo: dopo 10 anni di contributi, prende una pensione mensile di 4.725 euro. Stessa cifra, e stessi anni di contribuzione, per il regista Franco Zeffirelli. Mentre ad alzare decisamente il tiro ci pensa un altro esponente del mondo del pallone, ovvero Antonio Matarrese. L'attuale presidente della Lega calcio, infatti, mette a frutto i suoi 18 anni di contribuzione per intascarsi ogni mese un assegno di 7.709 euro. Ancora sul fronte dei banchieri, può essere citato il caso di Roberto Mazzotta. Il presidente della banca popolare di Milano, recentemente scottato per la mancata fusione del suo istituto con la Banca popolare dell'Emilia Romagna, può parzialmente consolarsi con 8.082 euro al mese, frutto di 18 anni di anzianità contributiva. Chi però tra gli imprenditori riesce ad aggiudicarsi il bonus più ricco è senza dubbio Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio, che guadagna poco meno di 10 mila euro mensili (per la precisione 9.947 dopo 32 anni di contributi). (Giuseppe Guzzetti - Foto U.Pizzi) Per chiudere questa panoramica sugli imprenditori ex parlamentari si possono citare anche i casi di Silvano Boroli (De Agostini) che percepisce 3.108 euro dopo una fugace apparizione a palazzo; Giovanni Divella, l'uomo della pasta, che si attesta allo stesso livello di Boroli; Vittorio Cecchi Gori, che tra un film e l'altro, e dopo diverse peripezie societarie, porta a casa ogni mese 4.725 euro. Accanto agli esponenti del mondo imprenditoriale, però, all'interno della carica dei 2.238 compaiono anche persone che tutt'ora vivono di politica. Si prenda, su tutti, il sindaco di Roma, Walter Veltroni. Dopo 23 anni di contributi il futuro leader del partito democratico gode di un trattamento mensile di 9.014 euro. Cifra che, a onor del vero, Veltroni devolve integralmente a scopi benefici in Africa. Tra i primi cittadini a essere beneficiati dal privilegio figura anche Massimo Cacciari, sindaco di Venezia (10 anni di contributi e 4.725 euro al mese). Per non parlare del sindaco di Napoli, Rosa Russo Jervolino, sulla quale piove la bellezza di circa 10 mila euro al mese (più precisamente 9.947, dopo 30 anni di contributi). Tanto per ritornare al caso di Roma, può essere citata la performance di Mariapia Garavaglia, vicesindaco della capitale, che dopo 20 anni di sforzi contributivi arriva a mettere insieme ogni mese 8.455 euro. (Vittorio Sgarbi - Foto U.Pizzi) Bonus particolarmente cospicuo anche per il vicepresidente del Csm, Nicola Mancino, che dopo una vita a palazzo incamera 9.947 euro mensili. Gli stessi che incassa un altro che pratica la politica da decenni, ovvero l'attuale presidente della provincia di Cuneo, Raffaele Costa. Senza dimenticare Vittorio Sgarbi, assessore alla cultura al comune di Milano. Sotto una pioggia di critiche per aver provato a lanciare una mostra d'arte a sfondo omosessuale, il critico d'arte si lecca le ferite con i suoi 8.455 euro mensili di vitalizio da ex parlamentare. Dagospia 19 Luglio 200720/07/2007
Documento n.6702