Da ANSA. BANCHE: ADUSBEF; C/C COSTA 550 EURO L’ANNO, ON-LINE 110

BANCHE: ADUSBEF; C/C COSTA 550 EURO L’ANNO, ON-LINE 110 SPESA 5 VOLTE LA MEDIA MONDIALE; CHIUSURA CONTO FINO A 170 EURO (ANSA) - ROMA, 10 mag - I servizi bancari in Italia costano cinque volte quello che si paga mediamente nel mondo: l’ha calcolato l’Adusbef che ha fatto un’indagine sul "caro-sportellò da cui emerge che un conto corrente non convenzionato costa in Italia circa 550 euro l’anno contro i 100 euro della media mondiale. Neppure la tenuta di un conto on line consente di realizzare risparmi cospicui: per tenere un conto telematico si spendono infatti mediamente 111 euro, più di un conto corrente postale. Non solo: a far salire i prezzi alle stelle contribuisce non solo una debole concorrenza tra le imprese bancarie, ma una pletora di "condizioni inique e vessatorie" che l’Adusbef identifica tra le spese di chiusura dei conti e di trasferimento titoli, preavvisi di 24 ore per il rientro dei fidi, responsabilità contrattuali del correntista in caso che la banca perda o smarrisca titoli e valori versati allo sportello, modifiche unilaterali di costi e condizioni, con semplice avviso in Gazzetta Ufficiale". E a cui, sempre a giudizio dell’associazione di rappresentanza degli utenti bancari, vanno aggiunti gli "addebiti illegittimi per spese fantasma" i quali a loro volta generano "un vero e proprio intralcio alla concorrenza, con barriere all’uscita così esose ed insopportabili" pari a ben 170 euro medi per spese chiusura del conto corrente. Al caro sportello, assicura inoltre l’Adusbef, va aggiunta la speculazione da changeover che ha visto, afferma il presidente dell’organizzazione, Elio Lannutti, le banche "tra i soggetti più attivi, con rincari scandalosi che hanno generato un mostro di costi e di ritocchini". L’associazione li ha calcolati: in soli 3 anni, dal 1 gennaio 2002 al 31 dicembre 2004, un conto corrente non convenzionato ha subito un aumento del 65,4%, oltre 6 volte più dell’inflazione, e pari a 196,12 euro. Passando cioé da 364,32 a 556,44 euro di media per una tenuta conto. "La media dei prezzi per la tenuta di un conto sostenuta dall’Abi è ridicola" afferma Lannutti che giudica "lunarì, fantasiosi ed offensivi dei correntisti che hanno potuto verificare esperienze del tutto diverse" i prezzi forniti dall’associazione delle banche italiane che parla di costi compresi tra i 65 e 113 euro. I COSTI DI TENUTA DEL C/C. Per raffrontare i prezzi praticati dagli istituti di credito in Italia con quelli del resto del mondo, l’Adusbef ha calcolato il costo per la tenuta di un conto corrente con un utilizzo medio-basso. Adusbef ha infatti escluso l’effettuazione di bonifici (costo medio 6,50 euro), ordini permanenti, carta di credito (12 operazioni annuali per addebito dell’estratto conto mensile), pagamenti utenze per cassa (costo medio 3,5 euro), custodia titoli. Né sono stati considerati altri invii di comunicazioni dalla banca al cliente come, ad esempio, le contabili per accredito di emolumenti (costo medio 1,5 euro), né il pagamento delle rate dei mutui (costo medio 2 euro). Nel conto ipotetico medio preso ad esempio dall’organizzazione figurano invece solo 11,5 operazioni, quelle indispensabili e più comuni, come prelevamenti allo sportello (2 sole operazioni), versamenti o bancomat (3 allo sportello +1 ad altra banca), spese di invio ed estratti conto trimestrali. Il costo della tenuta di un conto come questo si aggira sui 43 euro al mese, circa 565 l’anno. POSTA: per lo stesso servizio di tenuta conto ad uno sportello postale, afferma l’Adusbef, si pagano invece 91 euro l’anno. Quasi lo stesso costo che si paga in un istituto di credito per la gestione di un conto corrente non utilizzato. Secondo i calcoli dell’organizzazione di difesa dei consumatori tale costo ammonta infatti, di media, a 82 euro circa l’anno. CONTI ON LINE. Anche se la tenuta di conti corrente via telematica consente di realizzare risparmi, Adusbef ha calcolato che a fronte di una media di 111 euro, ci sono istituti che arrivano anche a 176 euro l’anno. (ANSA).

11/05/2005

Documento n.4647