ANSA. BOND;LANNUTTI,FARE CAUSA A BANCHE E’ UNICA CHANCE(2)

in Rassegna Stampa
ARGENTINA: BOND;LANNUTTI,FARE CAUSA A BANCHE E’ UNICA CHANCE(2) (ANSA) - ROMA, 3 giu - "Le banche hanno una grandissima responsabilità in questa annosa vicenda - aggiunge il presidente dell’Adusbef - in quanto prima hanno piazzato i bond bidone, raggirando 450.000 risparmiatori ai quali hanno detto che si trattava di titoli sicuri perché uno stato non può fallire. Poi, dopo il default argentino, si sono offerte di tutelare i risparmiatori che avevano truffato, dando vita alla Tfa, la cui azione almeno per il momento non si è concretizzata la meglio". Una conferma della responsabilità degli istituti di credito nel collocamento dei bond, Lannutti la trova nella decisione della Consob, che "ha chiesto al ministero del Tesoro di comminare una multa alle banche, in quanto delle 100 e passa emissioni di bond argentini meno del 90% erano collocabili presso i risparmiatori. Questo significa che le banche hanno in un primo momento acquistato titoli argentini per arricchire il proprio portafoglio - afferma - e poi, in seguito al declassamento dell’Argentina deciso dalle agenzie di rating, hanno deciso di disfarsi dei bond collocandoli ai risparmiatori". L’Italia, ricorda ancora il presidente dell’Adusbef, "é il paese che ha aderito di meno alla truffaldina offerta argentina, che propone la restituzione del 30% del capitale dal 2025". Per i risparmiatori italiani che hanno rifiutato il concambio la "strada maestra da percorrere è quella del tribunale, anche se bisogna fare delle distinzioni - precisa Lannutti -. Per chi, infatti, ha acquistato bond argentini dopo il 2000 la strada della causa è in discesa: nel 2000 le agenzie di rating hanno dichiarato i titoli argentini spazzatura, quindi questo significa che le banche li avevano nei loro portafogli ed hanno deciso di scaricarli sui risparmiatori". Per coloro che invece hanno acquistato i bond prima del 2000 si dovrà procedere ad un esame caso per caso ma "il tribunale potrebbe anche decidere per l’annullamento del contratto", in considerazione del fatto che i titoli non erano collocabili presso i risparmiatori oppure il contratto non parlava chiaro. "Noi consumatori, al momento, di cause ne abbiamo vinte una decina. Abbiamo mantenuto le nostre promesse, avviando cause anche al tribunale di New York tramite l’avvocato Tullio Zembo a Buenos Aires - afferma ancora Lannutti - L’Abi invece no: delle cause promesse per ora non c’é traccia".(ANSA).

06/06/2005

Documento n.4694

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