ANSA (1-2-05) FINANZA: ADUSBEF, DERIVATI MINA VAGANTE PER ECONOMIA

in Rassegna Stampa
ANSA (ECO) - 01/02/2005 - 12.12.00 FINANZA: ADUSBEF, DERIVATI MINA VAGANTE PER ECONOMIA -------------------------------------------------------------------------------- ZCZC0097/SXA WEF20140 R ECO S0A QBXC FINANZA: ADUSBEF, DERIVATI MINA VAGANTE PER ECONOMIA (ANSA) - ROMA, 1 FEB - ’’Il fenomeno dei derivati e’ una mina vagante per le economie mondiali e le autorita’ di vigilanza devono intervenire’’. Lo ha detto il presidente dell’Adusbef, Elio Lannutti, entrando ad un’audizione alla Commissione Finanze della Camera. ’’I derivati non sono un fenomeno sotto controllo: basta pensare che l’esposizione delle banche italiane in derivati e’ pari a circa 4 volte il Pil. E l’Italia e’ un paese virtuoso sotto questo punto di vista a livello mondiale’’, ha aggiunto Lannutti, sottolineando che ’’i derivati sfuggono ai controlli delle autorita’ preposte. Non e’ possibile che le banche possano liberamente fare leve finanziarie fuori controllo’’. Ad accompagnare Lannutti all’audizione c’era anche Gennaro Baccile che ha vinto la prima vertenza contro l’uso improprio dei derivati che sono una ’’scommessa peggio del 53 a Venezia’’, ha sottolineato ancora Lannutti. Baccile ha raccontato la sua esperienza, che vedeva in prima linea un’impresa marchigiana, il gruppo Marinelli, contro Unicredit. ’’L’Istituto bancario ha spinto l’azienda ha sottoscrivere un contratto derivati dipingendolo come un’assicurazione contro l’aumento dei tassi - ha raccontato Baccile - facendosi pero’ firmare una dichiarazione di operatore professionale da parte della piccola societa’ marchigiana, che dopo diverso tempo si e’ ribellata al pizzo trimestrale chiesto dalla banca e si e’ rivolta all’Adusbef per chiedere cosa fare’’. Il caso del gruppo Marinelli - ha precisato Lannutti - dimostra come le aziende erano poco informate sui derivati. All’audizione era presente anche Assoutenti che ha auspicato nuove norme ’’per il settore della negoziazione dei derivati, che hanno per oggetto non un bene economico ma una previsione di un differenziale di valutazione di un bene sottostante nel tempo’’. E’ necessario, secondo la onlus, ’’tutelare i risparmiatori e gli investitori non professionali: occorre imporre una regola sulla percentuale del portafoglio del cliente che puo’ essere investita in derivati e regole ferree per l’indicazione in bilancio della presenza di derivati nei portafogli delle imprese’’. (ANSA). KRG 01-FEB-05 12:09 NNN

01/02/2005

Documento n.4422

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