TASSI: ADUSBEF;IN BANCHE ITALIA SUPERANO MEDIA UE,CALI LENTI

TASSI: ADUSBEF;IN BANCHE ITALIA SUPERANO MEDIA UE,CALI LENTI 13:30 sab 06 dicembre 2008 (ANSA) - ROMA, 6 DIC - Le banche italiane continuano a praticare tassi su mutui e prestiti superiori alla media europea e inoltre tardano a trasferire sulla clientela i benefici del costante calo dei tassi di interesse, mettendo così in ginocchio famiglie e imprese. Lo sostiene il presidente dell'Adusbef, Elio Lannutti, che chiede a Governo ed autorità vigilanti di "porre fine ad un'odiosa quanto annosa speculazione che non è più tollerabile, specie in una fase acuta di crisi come l'attuale". Anche dopo il taglio da parte della Bce del tasso di riferimento al 2,5%, ci aspettiamo che le banche "tracheggino", afferma Lannutti, che vede un parallelo con quanto accade per la benzina, che sale quando aumenta il petrolio, ma cala più lentamente rispetto ai ribassi del greggio: solo che, precisa, "i petrolieri hanno imparato dalle banche, perché queste c'erano già nel 1400". "Non ci sarà alcun beneficio nel lungo termine non solo per i mutuatari, ma anche per le imprese - aggiunge Lannutti - Mentre la Bce immette liquidità nel sistema e il Governo garantisce le banche, nessuno si fa garante delle esigenze delle famiglie". Anche gli ultimi dati di Bankitalia riferiti a settembre 2008, secondo il presidente dell'Adusbef, confermano il "differenziale ingiustificato" sui tassi praticati dalle banche italiane rispetto alla media europea": a settembre "le banche italiane applicavano il tasso del 5,93% sui mutui, con uno spread di un +0,56 per cento (ancor più elevato del dicembre 2007 quando i tassi sui mutui erano al 5,66% ed il differenziale di un + 0,51%) rispetto alla media praticata dalle banche europee (Italia compresa); mentre sui prestiti personali e sul credito al consumo le banche italiane praticavano un tasso medio dell'8,30%, con un differenziale superiore di ben 1,10 punti rispetto al 7,20% della media Ue". Inoltre, aggiunge Lannutti, l'ultimo taglio dei tassi Bce di 0,75 punti "non ha avuto alcun riflesso sui tassi interbancari e sull'Euribor 3 mesi che ieri è sceso lievemente di 0,11 punti al 3,56% dal 3,67%, ampliando lo spread sul tasso di riferimento Bce". (ANSA).

06/12/2008

Documento n.7641