TARIFFE: CONSUMATORI AD ANTITRUST, MANCA MERCATO
TARIFFE: CONSUMATORI AD ANTITRUST, MANCA MERCATO L’AUTHORITY APRA ISTRUTTORIA SU INTESE RESTRITTIVE (ANSA) - ROMA, 27 giu - Nel mercato elettrico italiano manca la concorrenza. E per questo motivo le tariffe non possono scendere. E’ quanto emerge dall’analisi messa a punto da Adusbef e Federconsumatori che hanno chiesto all’Antitrust l’apertura di un’istruttoria formale "per manifesta violazione del divieto di intese restrittive della concorrenza". Dati alla mano, i primi cinque produttori di energia elettrica italiana, Enel (43,9%), Edison (12,1%), Edipower (9%), Endesa (7,4%) ed Eni (6%), nel 2004 hanno coperto il 78,4% dell’offerta, i primi tre il 65%. Secondo le associazioni "per far decollare la competizione nell’offerta dell’elettricità è necessario promuovere l’ingresso sul mercato di soggetti diversi dall’operatore dominante soprattutto nelle zone in cui quelli esistenti risultano deficitari o ininfluenti". Per creare le condizioni di mercato, secondo i consumatori, é necessario l’intervento del Governo. L’attivazione della borsa elettrica, proseguono le associazioni, nell’aprile 2004 "ha posto anche in evidenza il ruolo non attivo di alcuni grossisti solo formalmente indipendenti perché collegati, se non diretta emanazione, di produttori esteri, in particolare Edf-Energia Italia, Atel-Energia, Egl-Italia". "Oggi le famiglie italiane - denunciano Elio Lannutti, presidente di Adusbef, e Rosario Trefiletti, alla guida di Federconsumatori - spendono per la bolletta della luce elettrica circa 400 euro l’anno, mentre negli altri Paesi d’Europa la spesa non arriva a 300 euro. Per il gas si sborsano 800 euro l’anno, ben oltre i circa 600 euro degli altri Paesi europei". (ANSA).27/06/2005
Documento n.4805