GOVERNO: IL PRIMO MINISTRO BERLUSCONI ESAMINA I DOSSIER PIU' SCOTTANTI,DA BERTOLESO AL SUPER MARIO DE NOANTRI,CANDIDATO ALLA PRESIDENZA DELLA BCE

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BERLUSCONI HA DISCUSSO CON DRAGHI "L'EFFETTO OBAMA", CIOÈ LE RICADUTE CHE SI POTRANNO AVERE IN EUROPA E NEL NOSTRO PAESE DOPO LE DURE PROPOSTE DELLA CASA BIANCA DI RIDIMENSIONARE DRASTICAMENTE IL RUOLO E L'ATTIVITÀ DELLE BANCHE, PER CAPIRE SE PER LA SECONDA VOLTA ASSISTEREMO AL FILM "SPROFONDO ROSSO" Una scarica di adrenalina ha attraversato le redazioni dei giornali quando ieri pomeriggio sul tardi è arrivata la notizia dell'incontro a Palazzo Grazioli tra il Cavaliere e il Governatore della Banca d'Italia. Al termine del colloquio che è durato circa un'ora, è scattato il tentativo di capire che cosa si fossero detti i due personaggi tra i quali come tutti sanno non corrono sentimenti affettuosi. E subito ha preso a circolare la notizia che Berlusconi abbia voluto affrontare con l'uomo di via Nazionale il problema della candidatura alla Bce di Francoforte sulla quale è arrivata la benedizione della stampa internazionale e perfino dell'"Osservatore romano". La spiegazione appare frettolosa perché anche se è vero che la sostituzione di Trichet nel 2011 implica una procedura complessa, Berlusconi non ha ancora sondato i capi di governo europei e la designazione di Draghi appare prematura. Certamente l'ambiguo editoriale di Flebuccio De Bortoli, pubblicato domenica sul "Corriere della Sera" sul "candidato italiano", ha sollevato la palla nel governo, ma tutto fa pensare che di Draghi a Francoforte si parlerà (come di tante altre questioni che riguardano le nomine negli enti pubblici) solo dopo i risultati delle regionali. A Dagospia risulta invece che nell'incontro di ieri sera l'atermico Governatore ha fatto un resoconto della riunione svolta qualche ora prima a Palazzo Koch con i banchieri più potenti d'Italia dove si è discusso soprattutto "l'effetto Obama", cioè le ricadute che si potranno avere in Europa e nel nostro Paese dopo le dure proposte della Casa Bianca di ridimensionare drasticamente il ruolo e l'attività delle banche. E' questo il ciclone che potrebbe arrivare sul sistema creditizio e aggiungersi come una pietra alle "regole" sulle quali ha lavorato negli ultimi due anni il "Financial Stability Forum" guidato da Mario Draghi. Secondo un'analisi molto attenta di Cristiano Zazzara, uno degli economisti più apprezzati nella City, la scure di Obama che vieta il trading proprietario alle banche "potrebbe limitare in modo drammatico la liquidità dei mercati" e la scomparsa delle transazioni ridarebbe fiato alle attività delle banche di piazzare quegli asset tossici che hanno portato il mondo sull'abisso. Tuttavia - spiega l'economista del Riskmetrics Group in un'intervista all'agenzia "MF-Dow Jones" - il business delle banche italiane in cui non si parla inglese, non dovrebbe correre un rischio sistemico. Resta il fatto che su tutti i giornali di oggi la versione dell'incontro di Draghi con Profumo, Corradino Passera e gli altri banchieri, mette l'accento sull'esigenza di rafforzare la solidità patrimoniale delle banche italiane e lo sguardo sembra rivolto soprattutto a quelle come Unicredit e Intesa che si sono avventurate nei mercati dell'Est. Basta guardare le quotazioni di oggi in Borsa per capire la preoccupazione di Draghi. Prima di parlare della Bce, Berlusconi ha voluto capire se per la seconda volta assisteremo al film "sprofondo rosso". 2- C'È CHI DICE CHE IL "MARPIONNE DEI TERREMOTI" LO SCONTRO CON I CLINTON SE LO SIA VOLUTAMENTE CERCATO PER SOLLEVARE IL PROBLEMA DEL COORDINAMENTO DA PARTE DELL'ONU E PER RIBADIRE LA SUA CONTRARIETÀ ALLA NASCITA DEL "MOSTRO" PROTEZIONE CIVILE SPA (E LA CRISCUOLO ACCENDE UN CERO) Dopo la statuetta di piazza del Duomo papi-Silvio ha conosciuto il dolore che provocano sulle gengive i gesti inconsulti, ma questo è niente rispetto alla martellata sui denti che è arrivata sulla bocca di Guido Bertolaso per mano di Hillary Clinton. Il capo della Protezione Civile ha trascorso una giornata terribile che lo ha portato ad offrire sul piatto del Governo le sue dimissioni anche se resta convinto pervicacemente della bontà delle sue dichiarazioni ad Haiti. Il "Marpionne dei terremoti" è caduto nel classico errore di comunicazione, tipico dei tecnici e dei manager non consumati alle finezze della politica. C'è però chi dice che se la sia volutamente cercata per sollevare il problema del coordinamento da parte dell'Onu e per ribadire la sua contrarietà alla nascita del "mostro" Protezione Civile Spa. Il medico romano è sicuramente stanco di fare l'uomo per tutte le emergenze, ed è irritato dai rumors che circolano sui nomi di Mauro Moretti e Maurizio Scelli come possibili successori. A Roma comunque c'è una donna che ha seguito con ansia le esternazioni e le martellate sui denti che hanno profondamente irritato Gianni Letta, l'advisor politico del Cavaliere ferito e restaurato. Questa donna è stata definita con malizia estrema da quel sito disgraziato di Dagospia come "la dentatura più potente di Roma", e la definizione non è soltanto riferita alla chiostra generosa, ma alla capacità di azzannare le commesse più succulente dei ministeri nel campo delle pubbliche relazioni. Con la sua società "Triumph", dal 2001 la Criscuolo fa man bassa di tutti gli appalti per i grandi eventi pubblici del Governo e sembra lontano il tempo in cui faceva l'interprete all'ambasciata Usa in Vaticano. Non c'è stato G8 o conferenza internazionale in cui non sia riuscita a gestire milioni di euro grazie alla sua amicizia storica con il presidente dell'Ice, Umberto Vattani, e alla protezione di Palazzo Chigi. E l'apice della gloria lo ha toccato nel vertice dell'Aquila dove con Bertolaso ha dato prova di grande efficienza. Nel suo salotto in via Stefano Mancini si ritrovano gli esponenti delle lobby romane ed è qui che ha deciso di organizzare per l'11 febbraio alle ore 21 una bella cena per la Candelora, la festa della Chiesa dove si benedicono le candele "per illuminare le genti". In realtà la liturgia prevede che la celebrazione avvenga il 2 febbraio, ma per esigenze di lavoro l'invito è stato spostato di qualche giorno ed è stato spedito su un elegante cartoncino in cui si legge testualmente: "Quando vien la Candelora dall'inverno sèmo fora, ma se piove o tira vento nell'inverno sèmo drènto". Un messaggio forse kitsch, ma giusto per la Criscuolo di tutte le stagioni.

27/01/2010

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