EXPO MILANO: LADY BRACCO (CAPO INDUSTRIALI PRIVATI) GESTIRA' 14 MILIARDI DI EURO

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PER LA QUESTIONE MORALE È IL TURNO DI MILANO CON I FONDI PER L’EXPO 2015 - LADY Bracco gestirà 14 miliardi per opere pubbliche NELLA CITTA' DELLA MORATTI - in un paese civile non si affida denari pubblici al CAPO degli industriali privati Alberto Statera per Affari & Finanza" de "la Repubblica". La clamorosa protesta del sindaco di Firenze Leonardo Domenici, che si è incatenato sotto la sede di Repubblica per protestare contro alcuni articoli (tra cui uno del sottoscritto) sull'inchiesta che ha portato ad inquisire due assessori della sua giunta e al sequestro dell'area di Castello di proprietà della FondiariaSai di Ligresti, ha reinnescato il dibattito sulla "Questione morale". Che la questione esista, attraversi tutta la politica italiana, soprattutto a destra ma anche a sinistra, e si riproponga costantemente nella sfera dei rapporti tra interessi privati e istituzioni, è indiscutibile. Che poi Domenici, considerato persona seria e onesta, sia coinvolto personalmente in quell'inchiesta dei magistrati fiorentini nessuno l'ha mai detto né scritto. Incatenandosi per difendere la sua onorabilità, il sindaco ha trascurato di riflettere sul fatto che in una democrazia corretta la questione morale non è solo corruzione, mazzette, scambio di denaro e di favori, ma anche una questione di stile. Se il parco di 80 ettari a Castello è una "cacata", come Domenici dice in una telefonata, ed è meglio costruire lì lo stadio della Fiorentina di Della Valle, perché discuterne per mesi in incontri "riservati" con gli imprenditori che hanno da promuovere rilevanti interessi e non rendere pubblico il tema? La questione morale ha a monte la necessità di una buona educazione istituzionale, concetto disperso in un inarrestabile inquinamento della società nel rapporto tra i poteri: politico e finanziario, due debolezze che si spalleggiano al ribasso etico. E' forse ingenuo discuterne in un paese in cui il potere esecutivo, il potere finanziario e mediatico (presto quello giudiziario) coesistono sotto la giacca della stessa persona. Ma ci si aspetterebbe che le scarne borghesie sedicenti liberali capissero la pericolosità del cortocircuito in cui sono ormai fulminate. E invece che capita, soprattutto quando sono in ballo tanti denari pubblici con annesse speculazioni fondiarie? Ne abbiamo un esempio preclaro non tanto a Firenze ma a Milano, dove "la meglio borghesia", impermeabile all'astruso concetto che va sotto il nome di conflitto d'interessi, esulta alla nomina di Diana Bracco, presidente dell'Assolombarda, la più potente organizzazione territoriale della Confindustria, al vertice della società che gestirà l'Expo 2015. Scontati gli apprezzamenti per la persona, la sua competenza e la sua onestà, la signora Bracco gestirà, se Berlusconi graziosamente li concederà, 14 miliardi di denaro per opere pubbliche (strade, autostrade, ferrovie, metropolitane) e un indotto di un'altra trentina di miliardi. Molti dei suoi interlocutori a caccia di appalti sono suoi soci confindustriali.Non manca nessuno: Ligresti, Caltagirone, Impregilo, Astaldi, Pirelli RE, Risanamento, Cabassi, Save, Gavio, Benetton. Con una mano la signora Bracco gestisce così molti miliardi pubblici, con l'altra rappresenta gli imprenditori privati pronti a spartirsi la torta. Il punto è come ha osservato Roberto Rho su questo giornale che in un paese civile non si affida qualche miliardo di euro di denari pubblici alla presidente degli industriali privati. A meno che la persona in questione non si dimetta dalla sua carica confindustriale. Ma tant'è. La grande borghesia liberale milanese, così sensibile alla questione morale che coinvolge la sinistra, non trova proprio che ci sia conflitto. Non dubitiamo che la signora Bracco sarà equanime. Ma prenda nota il sindaco Domenici invece d'incatenarsi a morire di freddo: prima ancora della questione morale, viene una merce rara che è la buona educazione del potere. Se la borghesia imprenditoriale non ne sente il bisogno, che la difenda almeno quel poco di sinistra al potere.

15/12/2008

Documento n.7650

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