Da Repubblica, 27/04/2006."tutte le inadempienze di autostrade saltato il 77% degli investimenti"

in Articoli e studi
"tutte le inadempienze di autostrade saltato il 77% degli investimenti" - di alessandra carini Economia Ecco il rapporto che il collegio sindacale della società pubblica ha depositato presso la Corte dei Conti Le accuse alle due società "Tutte le inadempienze di Autostrade saltato il 77% degli investimenti" I sindaci Anas: mancata vigilanza, concessione revocabile La denuncia: impegni non mantenuti, manutenzioni non eseguite, tariffe aumentate comunque, profitti oltre il previsto ALESSANDRA CARINI MILANO - Investimenti promessi e non realizzati, manutenzioni ordinarie e straordinarie non eseguite, tariffe aumentate comunque in presenza di un aumento del traffico più che doppio rispetto a quello previsto, utili che si sono moltiplicati, rispetto a quelli denunciati nella convenzione. E, alla fine, un giudizio che potrebbe suonare come una condanna: l’Anas deve chiedere conto ad Autostrade delle inadempienze di questi anni. E se le risposte che verranno non saranno ritenute adeguate e/o non si procederà in fretta a sanare le inadempienze deve chiedere la decadenza della convenzione. E’ un vero e proprio atto d’accusa quello stilato, nel gennaio scorso, dal collegio sindacale dell’Anas che ha condotto un’indagine approfondita sullo stato di attuazione delle convenzioni siglate da Autostrade negli ultimi anni con l’Anas e cioè con lo Stato. Un’analisi trasmessa alla Corte dei Conti e ai ministeri delle Infrastrutture e dell’Economia, che dipinge un quadro impietoso sia sull’attività di vigilanza dell’Anas stessa in molti campi, spesso carente in questi anni, sia sul rispetto, da parte di Autostrade, degli impegni presi in termini di investimenti. Il documento, redatto da uno dei sindaci dell’Anas che per mesi ha passato al setaccio e messo a confronto i bilanci di Autostrade e le cifre che erano state scritte nelle convenzioni, traccia un bilancio di quello che è accaduto negli ultimi dieci anni, dal 1997 (quando ancora la società era dell’Iri), fino al 2001 (quando era gia da due anni nel gruppo Benetton). E fa un previsione, anche essa impietosa, di quello che sta accadendo con l’ultima convenzione, stilata a fine 2002 e che stabilisce un piano di investimenti e di introiti che arriva fino al 2009. Dal 1997 al 2003, dice il rapporto del collegio sindacale, Autostrade ha realizzato poco più di mille milioni di euro di investimenti rispetto a 4.408 che erano stati fissati dalle convenzioni stipulate con l’Anas. Il 77% di investimenti non realizzato. "La società, dunque, non risulta avere effettuato investimenti per 3.391 milioni di euro, ma ciononostante ha richiesto ed ottenuto l’adeguamento dei pedaggi". Gli investimenti ridotti, l’aumento delle tariffe concesso comunque, unito al fatto che il traffico è aumentato quasi del doppio rispetto a quello che era stato previsto nei piani finanziari, ha fatto sì che si siano moltiplicati gli utili: nel periodo tra il 1998 e il 2002 Autostrade risulta "avere realizzato maggiori profitti per 1763 milioni di euro rispetto a quelli previsti nel piano finanziario che erano di 581 milioni di euro". Non vanno meglio le cose per gli anni più recenti. Già perché nel 2002, visto il bilancio catastrofico degli anni passati, Anas e Autostrade si siedono di nuovo al tavolo per negoziare una sorta di riparazione e, con un atto aggiuntivo, recepito e benedetto dal governo, stabiliscono che dal 2002 al 2009 la società farà uno sforzo rilevante e investirà in questi otto anni ben 10 miliardi e 263 milioni di euro. E’ una rimodulazione, sul futuro, degli investimenti non fatti in passato e quindi una loro moltiplicazione. Ma restano, a quanto dice il collegio sindacale, solo cifre scritte sulla carta. Perché nei primi quattro anni la società, che doveva investire quasi 3500 milioni risulta averne fatti meno della metà (1534) con introiti da tariffe che sono lievitati da 1944 milioni annui del 2002 ai 2900 dell’anno passato. Anche per le manutenzioni ordinarie e straordinarie, per le quali, oltre alla società Autostrade sono entrate nel mirino dei controlli altre concessionarie, il bilancio è poco meno che penoso. Per l’Anas, che, dice il collegio sindacale, fa controlli sommari, spesso solo documentali e sporadici. Per lo stato delle autostrade dove si trova un campionario di interventi carenti che vanno dalle "barriere di sicurezza non idonee", fino a pavimentazioni rovinate in vari tratti, passando per non meglio precisate "opere d’arte in evidente stato di degrado che perdura da anni". "L’Anas non risulta ad oggi, avere assunto le opportune iniziative per fare fronte a queste inadempienze", dice il collegio sindacale. La legge, ricorda, prevede che chiami a rispondere il concessionario sui quesiti sollevati pena la decadenza della concessione. Per farlo gli assegna un termine di non meno di novanta giorni. E’ il 24 gennaio del 2006. Tre mesi dopo Autostrade firmerà con Abertis.

27/04/2006

Documento n.5921

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