Da Libertà (21-9-05). McCreevy: troppo care le operazioni nelle banche italiane

in Articoli e studi
Ue - In arrivo proposta su pagamenti McCreevy: troppo care le operazioni nelle banche italiane -------------------------------------------------------------------------------- BRUXELLES - Charlie McCreevy prosegue la sua crociata per una finanza europea più integrata: questa volta le fusioni transnazionali non c’entrano, il commissario al Mercato interno prende di mira le elevate commissioni sulle operazioni bancarie e, per spiegare le sue ragioni, cita proprio l’esempio dell’Italia, il Paese con i costi più alti in assoluto. Il sistema dei pagamenti europeo sarà oggetto di una proposta di direttiva che dovrebbe essere adottata da Bruxelles il prossimo 12 ottobre per dare al settore una nuova cornice legale. In attesa della prevista misura, McCreevy ne approfitta per spiegare le dimensioni del problema, provocato dalla grande «frammentazione» del settore in Europa. E lo fa durante il convegno dell’Associazione europea dei gestori finanziari e di marketing tenuto ieri a Parigi. Ogni anno, ricorda, vengono acquistati in Europa attraverso transazioni “non-cash” beni e servizi per un totale di 56 miliardi di euro. Ma questi pagamenti non avvengono a costo zero, sottolinea il commissario. McCreevy, infatti, si dice «sorpreso» degli elevati costi del sistema dei pagamenti Ue, stimati in circa il 2-3% del prodotto interno lordo (Pil) dell’Unione. Questa situazione pesa anche sulle spalle delle stesse banche, che dedicano ai pagamenti un terzo dei loro costi di gestione. «Ma alla fine - dichiara il commissario Ue - tutti i consumatori di servizi finanziari europei devono sopportare i costi di un sistema inefficiente e non competitivo». Per spiegare alla platea di manager la portata del problema, il commissario Ue cita in particolare l’esempio dell’Italia, dove «i consumatori pagano in media 252 euro all’anno per i servizi bancari di base, che includono i pagamenti». I consumatori olandesi, invece, pagano «in media solo 34 euro l’anno, e non solo perchè gli olandesi sono conosciuti per la prudente gestione dei loro portafogli». In realtà, secondo le statistiche fornite dall’ufficio di McCreevy, i costi italiani non sono soltanto i più alti d’Europa, ma del globo. E’ il quadro che emerge dal rapporto 2005 di Capgemini utilizzato dal commissario europeo, che piazza l’Italia - con i suoi 252 euro all’anno contro una media di 108 euro - in testa ad una classifica di 19 Paesi del mondo, Giappone escluso. In Italia, osserva lo studio, un bonifico può costare fino a 10,33 euro, e sempre l’Italia è anche tra i Paesi con i più alti interessi sui mutui ipotecari. Tutta colpa della «frammentazione», spiega il commissario Ue, che permette un’offerta solo parziale di prodotti su base europea.

21/09/2005

Documento n.5064

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