Da L’Adige 28-3-2006. L’Adusbef contro dieci banche trentine
L’Adusbef contro dieci banche trentine Citate all’Antitrust per gli aumenti dei costi. Bpi denunciata alla Procura per i mancati risarcimenti L’Adusbef contro dieci banche trentine TRENTO - Finisce in Procura la promessa della Banca popolare italiana di restituire gli euro (la sitma era stata di 100) che sarebbero stati sottratti senza ragione da centinaia di migliaia di conti, compresi quelli delle filiali trentine, durante la gestione Fiorani. Ieri, l’Adusbef ha infatti comunicato di aver denunciato Divo gronchi, amministratore delegato della Bpi, il collegio sindacale, il governatore Draghi ed il presidente della Consob Cardia a 11 Procure della Repubblica, tra cui Trento. La denuncia segue la promessa di Gronchi di restituire le somme ottenute, promessa che, in base alle segnalazioni arrivate, l’Adusbef ritiene non adempiuta: "quegli addebiti non sono stati riaccreditati nella loro totalità". L’associazione, poi, ha denunciato le banche all’Antitrust, ipotizzando una politica di cartello negli aumenti "concordati e generalizzati sui tassi" e ribadendo la richiesta di abrogare l’articolo 118 del testo unico bancario (Tub). Nell’esposto inviato dall’Adusbef all’Antitrust, l’associazione indica anche tredici banche con sede in Trentino (le Rurali Centro Valsugana, Tuenno, Lizzana, Anaunia, Lavis, Saone, Condino, Pergine, Rovereto e la Btb) oltre a Sparkasse, Unicredit e Valsabbina, che hanno pubblicato aumenti di costi (massimi va ricordato) tra l’1 e il 23 marzo scorsi. Tra gli esempi che considera da condannare, l’Adusbef cita la Cassa rurale Centro Valsugana che ha inserito "aumenti fuori misura" a causa "della fretta dettata dal fatto che alcune Autorità hanno cominicato a monitorare i meccanismi di definizione del servizio". Per questo la rurale, secondo Adusbef, ha aumentato la voce "spese rinnovo pratica da 100 a 1000 euro" massimi. 28/03/2006. .30/03/2006
Documento n.5861