CRISI: LANNUTTI, GOVERNO DA' SOLDI SOLO A BANCHE. NO A PMI E DISOCCUPATI

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CRISI: LANNUTTI, GOVERNO DA' SOLDI SOLO A BANCHE. NO A PMI E DISOCCUPATI = (ASCA) - Roma, 2 mar - ''La sfiducia dei mercati anche verso le banche italiane non dipende solo dalle sfortunate dichiarazioni di un Governo menagramo e da un ministro dell'economia che passa disinvoltamente dalla Robin Tax ai Tremonti bond, ma anche da alcuni dati di mercato e da talune disinvolte cartolarizzazioni sapientemente occultati nei bilanci delle banche, pari a 70 miliardi di euro''. Lo afferma Elio Lannutti, presidente di Adusbef e senatore dell'Idv, in un comunicato. A tanto - spiega - ammonta infatti l'emissione di ''bond salsiccia'', i cosiddetti ''malefici Cdo'', titoli cartolarizzati e collateralizzati da parte delle banche italiane. Ma il presidente del Consiglio dei ministri Silvio Berlusconi anche ieri, al termine del vertice straordinario della Ue, si e' detto ''soddisfatto'' perche' il problema degli asset tossici ''non riguarda le nostre banche''. Durante il vertice, ha spiegato il premier nel corso della conferenza stampa, ''ci e' stata riconosciuta la primazia dell'intervento fatto dal nostro governo a ottobre, quando abbiamo dichiarato che mai nessuna banca sarebbe fallita e non ci sarebbero state perdite per i risparmiatori. Le nostre banche sono quelle meno toccate da cio' che invece preoccupa gran parte delle banche di tutti i paesi. E quel poco che c'e' - aggiunge - dipende dal fatto che alcune banche hanno comprato banche estere, soprattutto nell'Europa dell'Est''. Mentre il Governo offre doppie scialuppe di salvataggio ad un sistema bancario che negli anni precedenti aveva distinto la sua attivita' a danno di 1 milione di bondholders, da Parmalat a Cirio passando per i titoli argentini per un controvalore di 50 miliardi di euro, avocando alle calende greche il risarcimento collettivo dei danni previsto nella class action, lo stesso governo ''non muove un solo dito per tutelare le piccole e medie imprese strozzate dal pizzo della commissione di massimo scoperto e dalla restrizione del credito, ne' quelle le famiglie italiane al collasso, stramate dagli aumenti e che devono farsi carico della perdita del posto di lavoro di molti giovani precari privi degli ammortizzatori sociali'', incalza Lannutti. Adusbef e Federconsumatori infine ''stigmatizzano ancora una volta errate politiche economiche di un Governo, che come per il passato, sta azzerando ancora una volta l'avanzo primario, passato dal 3,5% del 2007 al 2,5 per cento del 2008 e che invece di sperperare circa 7 miliardi di euro tra Ici agli abbienti e salvataggio Alitalia, poteva impiegare quelle risorse - proseguono le due associazioni - per erogare un sostenibile assegno di disoccupazione a milioni di precari costretti dalla disperazione a vivere a carico delle famiglie o ad emigrare invecchiando senza speranza di futuro''. ram/mcc/alf

03/03/2009

Documento n.7789

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