RIMBORSI FATTURAZIONE A 28 GIORNI – RIMBORSI NON AUTOMATICI
Con la nota decisione del luglio scorso, il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso presentato dalle compagnie telefoniche Vodafone, Wind Tre e Fastweb, e dunque ritenuto legittime la delibera dell’Agcom n. 269/18/CONS che sanciva l’illegittimità del comportamento delle compagnie telefoniche, obbligandole alla restituzione dei proventi illegittimi derivanti dall’applicazione della fatturazione a 28 giorni.
Le compagnie avevano infatti adottato questo stratagemma al fine di riscuotere, di fatto, 13 bollette in un anno, in luogo di 12, con un illegittimo guadagno stimato intorno all’8,6% rispetto alla fatturazione mensile.
La citata delibera dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom), nello specifico, ha dunque imposto agli operatori della telefonia di restituire automaticamente agli utenti le somme indebitamente ottenute nei mesi in cui è stata in funzione la fatturazione a 28 giorni.
La restituzione spetta infatti agli utenti con un contratto di telefonia, sia mobile che fissa, che nel periodo tra giugno 2017 e aprile 2018, hanno ricevuto bollette con fatturazione a 28 giorni.
Tali rimborsi, imposti dalla decisione del Consiglio di Stato in modalità automatica, non stanno di fatto avvenendo in tale modalità.
La petizione contro la fatturazione delle bollette con cadenza a 28 giorni, promossa nel dicembre 2017 dal Sen. Elio Lannutti (giornalista, fondatore Adusbef) e Avv. Antonio Tanza (Presidente Adusbef) aveva raggiunto le 177.082 adesioni.
Gli sporteli Adusbef sono ovviamente a disposizione di tutti coloro che sono interessati a avanzare richiesta di rimborso, o anche più semplicemente di coloro desiderino ricevere informazioni più dettagliate sulla vicenda.
Per contattare ADUSBEF è possibile scrivere agli indirizzi mail “[email protected]" oppure “[email protected]" con oggetto FATTURAZIONE 28 GIORNI
12/11/2019
Documento n.14681